TERNI, OSPEDALE : INAUGURATO IL CENTRO DI ASCOLTO …

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  Pubblicato in: Sanità

PROF. LAZZARI : stress, ansia e depressione influiscono sulla risposta dei pazienti alle cure

E' stato inaugurato, questa mattina,  il Centro di ascolto psicologico, presso l'ospedale di TERNI ,  un nuovo servizio che rappresenta una novità nazionale nell’ambito dell’umanizzazione delle strutture ospedaliere e che nasce per offrire consulenza, orientamento e una prima risposta di aiuto  a quei pazienti, familiari e caregiver che, di fronte a malattie e cure spesso impegnative, si trovano ad attraversare momenti di difficoltà e disagio psicologico.

Per il miglioramento della qualità dell’assistenza ospedalieraha precisato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Andrea Casciari - occorrono non soltanto professionalità, organizzazione e tecnologia, ma è necessario che i percorsi diagnostico-terapeutici siano quanto più possibile orientati alla persona considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica. L’attivazione di questa modalità di assistenza integrata ha proseguito Casciarinon esaurisce le attività che svolgiamo per una maggiore attenzione ai bisogni dei pazienti e che coinvolgono tutte le strutture ed il personale dell’Azienda, ma rappresenta una significativa novità, anche a livello nazionale, perché consente un accesso ."

Al Centro, che si trova al primo piano seminterrato dell'ospedale (nel corridoio che porta all'edicola e al bar), le persone possono accedere gratuitamente e direttamente, cioè senza appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle 13 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 15,30 alle 17 (orari che potranno essere ampliati in base all’esperienza e alle necessità). Gli psicologi del servizio di psicologia ospedaliera saranno a disposizione presso il centro per offrire un primo aiuto ed un orientamento per ulteriori risposte.

In questi anni - – ha rilevato David Lazzari, responsabile del servizio di psicologia del Santa Marianumerosi dati scientifici hanno evidenziato l’interdipendenza mente-corpo, l’importanza della dimensione soggettiva nel processo di cura e l’esigenza, scientifica oltre che etica ed economica, di spostare il focus assistenziale dalla patologia alla persona nella sua interezza. Abbiamo già sperimentato in alcuni reparti ospedalieri che stress, ansia, depressione e disagio psicologico incidono non solo sui vissuti del paziente ma anche sulla risposta alle cure, sulle  

complicanze, sul decorso della malattia, sul livello di dolore percepito e sulla stessa degenza ospedaliera ; l'

esperienza accumulata in questi anni

ha aggiunto il dottor Lazzari

ci ha mostrato l’importanza di un ascolto e di un aiuto tempestivo in tante situazioni che sono legate alla malattia e che si ripercuotono non soltanto sul paziente ma in tutto il suo sistema relazionale producendo un notevole carico psicologico anche per i familiari e i cosiddetti caregiver.

L’attività del nuovo centro va ad ampliare quella svolta ormai da anni dal servizio di psicologia in piena collaborazione con le diverse unità operative dell’azienda e con le realtà del volontariato

”.


I DATI DELLE PIU’ RECENTI RICERCHE

In questo ultimi anni si sono accumulate ricerche interessanti sui vantaggi della integrazione di interventi psicologici nel contesto delle cure mediche per patologie fisiche. Di seguito alcuni esempi.

Nelle malattie cardiovascolari un aiuto psicologico riduce in media la depressione del 21%, l’ansia del 25% e la mortalità del 20% (Whalley et al. 2011).

In pazienti con patologie varie (ictus, cancro, sclerosi multipla, diabete, artrite reumatoide) una meta-analisi su 23 studi mostra un efficacia notevole (d=1.00) per depressione rispetto a pazienti non trattati (Cuijpers  et al. 2011).

In generale (pazienti con patologie dermatologiche, neurologiche, cardiovascolari, respiratorie, genirourinarie, gastrintestinali, immunitarie e dolore cronico) l’intervento psicologico produce miglioramenti significativi sui sintomi somatici, per le funzioni psicosociali e per i sintomi psicologici (Abbas et al. 2009).

 

 


 

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