«Teorie della mente»: gli esperti a confronto


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La crisi, lo stress, i ritmi frenetici ci fanno sentire costantemente sull'orlo di una crisi di nervi. Non stupisce che il disagio psichico sia diffuso, anche fra gli insospettabili: disturbi del sonno e dell'umore, difficoltà nelle relazioni, problemi di coppia e con i figli, sul lavoro e nella società possono guastare la vita o trasformarsi in vera e propria psicopatologia. Molti corrono ai ripari cercando l'aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta, «ma anche qui c'è carenza, sia di servizi, penalizzati da risorse sempre più ristrette, che di operatori, visto che in Italia ci sono circa 50 mila psicoterapeuti patentati, ma c'è un vero caos nella loro formazione e una generale insufficiente competenza», denuncia il professor Antonio Imbasciati, emerito di Psicologia clinica. Sarà lui a coordinare il congresso internazionale su «Psicoanalisi senza teoria freudiana?», dal 10 al 12 novembre nell'aula magna della Facoltà di Medicina. OBIETTIVO del congresso è offrire un'occasione di aggiornamento per psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, infermieri del settore, educatori, ma anche delineare a favore del largo pubblico le nuove coordinate della psicoanalisi, «che oggi non è più quella di Freud - chiarisce Imbasciati -, perché come tutte le scienze nel corso di un secolo la psicoanalisi ha conosciuto un'evoluzione, integrandosi anche con gli studi delle neuroscienze». Quest'ultimo tema sarà al centro della giornata conclusiva di lunedì (dalle 9), che sarà aperta alla cittadinanza e analizzerà il rapporto fra psicoanalisi e neuroscienze per andare «Verso una nuova teoria della mente»: interverranno Cristina Maria Alberini, originaria di Brescia e docente alla New York University e Vittorio Gallese dell'Università di Parma, uno dei neuroscienziati scopritori dei neuroni specchio. Gli aspetti scientifici messi a fuoco nel convegno verranno poi sviluppati durante tutto l'anno accademico 2012 -2013, nel corso di perfezionamento in «Psicologia clinica perinatale», coordinato dalla professoressa Loredana Cena. Il congresso è appoggiato dal Comune che - anticipa la consigliera con delega all'Università, Nini Ferrari - «sta lavorando per favorire il benessere degli studenti: d'intesa con Fondazione Eulo e Università abbiamo messo a punto uno sportello di assistenza psicologica che si chiamerà Spazio studenti, operativo da gennaio con due spazi ascolto, uno in zona nord e uno in centro». ANCHE AMMIRARE le bellezze artistiche aiuta a stare bene, ed è per questo che gli organizzatori del congresso hanno voluto coinvolgere il Fai-Fondo ambiente Italiano, che proporrà ai congressisti una visita guidata per il centro «per andare alla scoperta del “bello” come strumento di benessere», spiega Federica Martinelli del Fai Brescia. «Questa tre giorni segnerà anche la partenza di un progetto sulla prevenzione della salute mentale, che vorremmo sviluppare con ricerche sui fattori che determinano fin da piccoli un maggiore o minore equilibrio mentale - conclude Imbasciati -, da “tradurre” poi in formazione mirata».LI.CE.

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