Studentessa ricoverata in rianimazione si laurea in psicologia …

TORINO - Si è laureata con 110 e lode, discutendo la tesi di laurea in Psicologia dal suo letto nel reparto di Rianimazione alle Molinette di Torino. Straordinaria determinazione e forza di volontà, nella storia di Anna Paschetta, la ragazza piemontese di 25 anni affetta dalla nascita da fibrosi cistica, che la scorsa estate ha subito il trapianto di entrambi i polmoni ed è stata nuovamente ricoverata, a fine febbraio, a causa di una polmonite.

La singolare seduta di laurea si è svolta nella stanza di ospedale in cui Anna è ricoverata, con una commissione esaminatrice giunta appositamente dalla Facoltà di Psicologia e guidata dalla docente Silvia Ciariano. La ragazza ha potuto presentare e discutere la tesi anche grazie alla strumentazione di ultima generazione di ventilazione con caschetto, minimamente invasiva per la paziente.

«Sono contenta - dice alla fine Anna, che desidera diventare educatrice -, ho studiato per cinque lunghi anni per raggiungere questo obiettivo». Per i genitori Giorgio e Agnese la laurea della figlia è soprattutto una conferma: «Anna è una forza, Anna è speciale - commenta commossa la madre -. Noi diciamo sempre - aggiunge - che nostra figlia è nata con una letterina in più rispetto agli altri bambini. Stiamo imparando a leggere piano piano questa lettera e stiamo capendo che contiene dei grandi valori. Anna è piena di vita - racconta poi la madre -, ha fatto nuoto per anni, ha anche preso il brevetto di bagnino. È una ragazza speciale».

Ma il traguardo raggiunto dalla ragazza ha un grosso significato anche per tutti i suoi coetanei: è quanto afferma la docente Silvia Ciairano a conclusione della seduta di laurea alle Molinette. «Questa esperienza insegna che bisogna combattere - afferma - e che nella vita, se ti impegni, puoi farcela. Siamo tutti molto legati ad Anna - conclude la docente della Facoltà di Psicologia - Ma lei ha fatto tutto da sola, con straordinaria forza; nessun trattamento particolare».

Molta soddisfazione anche da parte del professor Marco Ranieri, direttore del reparto di Rianimazione che oggi ha accolto la seduta di Laurea. «Ciò che succede oggi - è il suo commento - dimostra che Terapia intensiva si può aprire, mantenendo gli stessi standard e la stessa efficacia di cura, anche nelle condizioni più estreme».

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