Stezzano saluta Vittorio Ferrari Amici ed ex studenti al funerale

Oltre trecento persone hanno rivolto l'ultimo saluto, martedì pomeriggio nella parrocchiale di Stezzano, a Vittorio Alessandro Ferrari, il quarantottenne psicologo ed ex sacerdote deceduto domenica scorsa in seguito a un incidente stradale.

Il fatale scontro si è verificato nella serata del 3 agosto, sul tratto di Soncinese che da Seriate porta verso Cremona. Ferrari, in sella alla sua Vespa 150, era preceduto dalla Chevrolet Matiz guidata da un ventenne di Martinengo che ad un certo punto ha iniziato la manovra di inversione della carreggiata. Inevitabile lo schianto tra i due veicoli. Nonostante il casco, Ferrari è rimasto incosciente ed è stato operato al cervello la notte stessa dell'incidente. Ai Riuniti ha lottato per una decina di giorni tra la vita e la morte, ma non ce l'ha fatta. I familiari hanno dato il loro assenso per l'espianto degli organi. 

I funerali sono stati celebrati a Stezzano nella Chiesa parrocchiale. Nell'omelia don mauro Arizzi ha voluto evidenziare che il Signore sa cosa ognuno tiene nel cuore e quindi ha sempre conosciuto a fondo anche il patrimonio di sentimenti e di buone intenzioni che hanno contrassegnato il percorso di vita di Vittorio. Ordinato prete nel 1988, Ferrari aveva assunto l'incarico di curato a Brembate per diversi anni. Successivamente lasciò il sacerdozio per dedicarsi agli studi di Psicologia, disciplina in cui si era laureato. Dopo aver lavorato come psicologo, consulente e ricercatore, all'ospedale San Raffaele di Milano, all'Università di Bergamo e Brescia, aveva organizzato a Bergamo la prima esperienza mondiale di gruppi di autoaiuto per la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica).

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 15 agosto

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