Sportello antistalking in piena attività

Ventitre casi, tutti importanti e complessi, nella maggior parte dei casi maturati in ambito affettivo, ma in 5 episodi legati a questioni condominiali, tra vicini: è questo il consuntivo dei primi tre mesi di sportello antistaliking, un progetto voluto e sostenuto da Provincia di Varese - Assessorato Sicurezza e Protezione civile per diffondere la cultura e aumentare la sicurezza nei confronti del nuovo reato.

Lo sportello è gratuito per i cittadini, è coordinato dall’associazione “Psicologia e Legalità” e come confermano anche i dati dei primi mesi di attività, risponde a un’esigenza d’aiuto crescente.

Ospitato nei locali della Provincia di Varese, lo sportello è a disposizione di coloro che chiedono aiuto, e ospita volontari qualificati e supportati da professionisti che operano in campo forense, psicologico, medico e della sicurezza: «Provincia di Varese ha voluto con convinzione l’apertura di questo sportello – ha dichiarato l’Assessore a Sicurezza e Protezione civile Massimiliano Carioni – e ora, dopo i primi 5 mesi di attività abbiamo ritenuto opportuno fare un primo bilancio. Non ci fermiamo qui, poiché stiamo lavorando all’organizzazione di un convegno, ma soprattutto all’opportunità di aprire un secondo sportello nel Basso Varesotto».

All’incontro con la stampa era presente anche il consigliere regionale Giorgio Puricelli, che ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa (ha donato, tra l’altro, 3500 euro a titolo personale): «Questo è un servizio importante, anche se occorre lavorare ancora molto sotto il profilo della comunicazione alla gente, per spiegare loro le problematiche anche gravi che può causare questa forma di violenza».

L’Associazione Psicologia e Legalità Onlus, rappresentata da Mariarosa Infante, psicologa con competenza specifica sul tema dello stalking e della violenza psicologica e responsabile dello sportello, fornisce aiuto e servizi di assistenza specialistica alle vittime di stalking e di violenza psicologica, atrraverso non solo la consulenza psicologica, ma anche con assistenza legale, assistenza medica e sociale e supporto riabilitativo: «Dei 23 casi esaminati, in tutti le vittime hanno ricevuto minacce e molti prevedono il coinvolgimento di altre persone - spiega Mariarosa Infante - Più di un caso ha confermato come nello stalking la vittima non è solo il perseguitato, che nel 90 percento dei casi è una donna, ma tutta la sua famiglia».  

Per affrontare questo problema, che come livello di stress (secondo alcune indagini) è inferiore solo alle catastrofi nuclerari o naturali, l’equipe multidisciplinare dello sportello è costituita da professionisti volontari, psicologi, avvocati e medici: la formazione dell’equipe è affidata alla Marina Consolaro, pedagogista e formatrice, che si occupa del coordinamento della formazione e della supervisione dell’attività degli operatori. L’acceso allo sportello avviene attraverso un primo contatto telefonico al numero dedicato 334.1433233. L’appuntamento è fissato per la stessa settimana e nel 90% dei casi entro 3 giorni e nei casi di grave urgenza, nel giorno stesso o entro il giorno successivo alla chiamata.

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