SPECIALISTI IN FECONDAZIONE ASSISTITA: IL RUOLO DELLO …

Al Centro Chianciano Salute il percorso emotivo della coppia posto in primo piano dagli specialisti in fecondazione assistita

27.09.2012. Per una coppia, la “scelta obbligata” di rivolgersi alla Procreazione Medicalmente Assistita comporta un investimento consistente dal punto di vista emotivo; per questo gli specialisti in fecondazione assistita del Centro Chianciano Salute si avvalgono della collaborazione di esperti, i quali seguono il percorso psicologico degli uomini e delle donne che si affidano al trattamento di PMA. Uno di essi è la psicologa e mediatrice familiare Pia Vicinanza, che ha risposto ad alcune domande relative al suo ruolo presso Chianciano Salute.
Quanto è importante l’aspetto relazionale e comunicativo quando si cerca una gravidanza tramite la Procreazione Medicalmente Assistita?
È fondamentale nell’ambito del percorso emotivo e a tal fine noi abbiamo attivato anche uno spazio d’ascolto telefonico per tutte le coppie. Questa iniziativa ha raccolto moltissimi consensi, perché mette in rilievo quanto sia importante rivolgersi e occuparsi della persona, della coppia, non solo della malattia o del problema. Riteniamo che sia nostro compito prenderci cura della persona, anche attraverso la sensibilizzazione verso l’aspetto emotivo del percorso di Procreazione Medicalmente Assistita: per una donna, anche solo sentirsi chiedere “come stai oggi?” dall’altro capo del telefono, è di grande conforto.
Qual è il ruolo dello psicologo nel quadro dell’approccio terapeutico del Centro Chianciano Salute?
Le problematiche psicologiche delle coppie che si rivolgono alla PMA sono un aspetto particolarmente delicato e importante nel percorso verso una gravidanza: il ruolo dello psicologo è innanzitutto di carattere informativo, perché sapere abbassa i livelli di ansia. Il percorso emotivo che si sviluppa parallelamente al percorso di Procreazione Medicalmente Assistita è impegnativo e in esso emergono, nelle diverse fasi procedurali, emozioni ben definite, spesso compresenti e contrastanti.
Molto spesso la coppia si sente sospesa, poco definita e quindi non è facile decifrare le emozioni che prova, per cui, al Centro Chianciano Salute riteniamo fondamentale accompagnare la coppia nel riconoscimento e nell’accettazione dei propri stati emotivi e di seguirla fino all’esito, sia esso positivo o negativo. Il nostro è un approccio eminentemente paziente-centrico.
Quali sono, viste più da vicino, le emozioni che emergono in una coppia che sta utilizzando le tecniche di PMA?
La prima emozione, alla diagnosi, è quella della sorpresa, scaturita dalla presa di coscienza del problema dell’infertilità: quasi sempre la coppia non è culturalmente portata a pensare che fare figli possa essere complicato, perché fin dall’infanzia insegnano che è naturale formare una famiglia, avere dei figli. Alla sorpresa seguono immediatamente la rabbia e lo sconforto, perché si deve far fronte a qualcosa che non è stato messo in conto nel proprio progetto di vita.
Successivamente, con l’arrivo in un Centro di PMA e con l’incontro con uno specialista, subentra finalmente un’emozione piacevole, la speranza, che scaturisce dalla consapevolezza che esiste la possibilità di risolvere il problema.
Parliamo di stimolazione ovarica, una fase importante del percorso di PMA: qual è l’impatto psicologico delle consuete tecniche di stimolazione ovarica a base di gonadotropine?
Tali tecniche hanno sicuramente delle ripercussioni, essendo stimolazioni a base di farmaci con una componente ormonale che influisce sull’equilibrio psicofisico della donna. Il corpo si trasforma perché si gonfia e spesso questo aspetto estetico influisce in modo negativo sulla psicologia femminile.
Per eliminare il pericolo di sovradosaggio ormonale connesso alla fase di stimolazione ovarica, presso il nostro Centro applichiamo i principi della Farmacogenetica che ci consentono, sulla base di specifiche e innovative analisi del corredo genetico e proteico della paziente, di costruire una stimolazione su misura.
Vi sono differenze di genere nel vissuto delle emozioni della coppia che cerca una gravidanza tramite la PMA?
Sicuramente. La donna esprime maggiormente il suo stato emotivo e, diciamo, riesce a trasmetterlo e a riconoscerlo. L’uomo ha in prevalenza un ruolo di sostegno, culturalmente definito, quindi di affiancamento alla donna, e dunque spesso mette a tacere le emozioni per occuparsi e preoccuparsi del benessere, della salute fisica ed emotiva della sua compagna. Va però sottolineato che, rispetto alla paternità naturale, da parte dell’uomo può esserci una maggiore consapevolezza del ruolo paterno, un coinvolgimento maggiore e più precoce: essendo un percorso di coppia, l’uomo vive molto più da vicino ogni fase di preparazione al concepimento.
Certo, la donna è in primo piano, perché “presta il suo corpo”, ma accanto a lei c’è sempre il partner che l’accompagna. La forza è comunque nella coppia: il percorso di Procreazione Medicalmente Assistita fatto insieme diventa sicuramente più leggero. Se poi alla base del rapporto c’è quel senso di coppia che gli psicologi chiamano we go, l’unione si rafforza e l’esperienza della genitorialità diventa più coinvolgente.

By Infosalute.info, specialisti in fecondazione assistita: il ruolo dello psicologo

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