Speciale: la #sanità twitta a @matteorenzi. Palma (Psicologi …

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Ma non solo per il presidente degli psicologi italiani occorre “istituire con legge quadro nazionale il servizio di  psicologia scolastica”. E poi sulla formazione: “Programmare gli accessi universitari. Serve porre fine all’enorme spreco di risorse pubbliche e migliorare la qualità”.

28 APR - Non bisogna mai dimenticare che la Salute, intesa come stato di benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia, è un diritto soggettivo a dimensione individuale ma anche un interesse a dimensione collettiva. Con lo Stato che ha il compito di organizzare e gestire il Sistema Sanitario, di intervenire sui fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva e di promuovere i fattori favorevoli e con i professionisti chiamati a contribuire con le proprie competenze al raggiungimento dell’obiettivo che è quello della promozione della salute attraverso la pluridisciplinarietà che assume, dunque, una importanza cruciale. Gli psicologi italiani, tramite il Presidente del Consiglio nazionale, Giuseppe Luigi Palma, formulano al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, tre proposte.
 
Prima proposta. Creare la figura dello psicologo di base, ovvero come ridurre subito la spesa sanitaria e contestualmente migliorare l’assistenza. E’ noto in letteratura che almeno il 50% delle richieste che le persone rivolgono ai medici di base, dietro la proposta di un sintomo somatico, esprimono disagi di tipo relazionale/esistenziale, così come è noto che qualunque tipo di problema venga portato al medico può trovare migliore soluzione se, oltre ad essere considerato in termini biologici, viene inquadrato nel contesto relazionale e nel ciclo di vita del paziente. In molti casi, tuttavia, il medico non essendo in grado di soddisfare la domanda complessa del paziente, tenta di fornire una risposta ricorrendo all'effettuazione di analisi e alla somministrazione di farmaci di cui per primo riconosce la dubbia utilità. Da qui, la figura dello psicologo di base che in una dimensione di collaborazione congiunta a fianco del medico di base, offre un approccio globale alle richieste dei pazienti.

Una assistenza così organizzata permettere di intervenire in una fase del disagio iniziale, in cui non si riscontrino malattie gravi e croniche sul piano somatico; offrire un ascolto che prenda in esame, oltre alla condizione biologica, anche la situazione relazionale, intrapsichica, di ciclo di vita del paziente; favorire un’integrazione di competenze tra Medicina e Psicologia, con arricchimento culturale di entrambe le figure professionali; limitare la spesa per analisi cliniche e visite specialistiche, nella misura in cui queste derivino da un tentativo di lettura di ogni tipo di disagio all'interno di un modello esclusivamente biologico. Le sperimentazioni condotte in questi anni testimoniano ampiamente l’entità concreta dei risparmi ed il miglioramento della qualità dell’assistenza fornita.
 
Seconda proposta. Istituire – con legge quadro nazionale - il servizio di  psicologia scolastica. Grave è il ritardo in cui si trova il nostro Paese rispetto all’istituzione di un servizio strutturato di psicologia scolastica nel sistema educativo italiano dove la presenza dello psicologo nelle scuole è limitata a consulenze episodiche e brevi. Nel resto dell’Europa, invece, lo psicologo è presente in maniera continuativa al servizio di insegnanti, studenti e operatori scolastici. In questi anni sono stati presentati in Parlamento 13 disegni di legge ma nessuno di questi è mai stato discusso.
 
Terza proposta. Programmare gli accessi universitari. Serve porre fine all’enorme spreco di risorse pubbliche e migliorare la qualità della formazione. Ogni anno le Facoltà di psicologia laureano 5-6mila studenti che dopo un ulteriore anno di tirocinio e sostengono un esame di Stato con quattro prove spalmate su sei mesi: ma neanche la metà riuscirà a trovare lavoro con un enorme spreco di risorse pubbliche. E’ indispensabile il “numero programmato” come Medicina, Architettura e le altre professioni sanitarie (infermieri, ostetrici, etc.). Attualmente all’Ordine degli psicologi sono iscritti 90mila professionisti, un record assoluto in Europa con uno psicologo e mezzo ogni mille abitanti.

28 aprile 2014
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