Sintomi della depressione nei bambini

Come riconoscere i sintomi della depressione nei bambini? Questa è una patologia che spesso non viene approcciata con la giusta attenzione. E con il tempo tale indifferenza può portare allo sviluppo di problemi comportamentali più gravi.

bambino triste

Rispetto al passato, va ammesso, un minimo di allerta in più vi è: questo perchè in generale si fa più attenzione alla conoscenza dei più piccoli nei diversi campi della loro vita ma, nonostante questo,  si cade nell’errore di non analizzare nello specifico i primi anni degli stessi. Secondo gli esperti invece, è proprio nel primo periodo della vita dei bambini che una magguore attenzione dovrebbe focalizzarsi sui loro comportamenti, sia dal punto di vista psichiatrico che sociale.

La depressione infatti, per gli stessi è un fenomeno abbastanza frequente, soprattutto in età prescolare, tra i 2 ed i 5 anni e più raramente dagli 0 a 3. Va sottolineato però che difficilemente la depressione arriva raggiungere tecnicamente un livello grave: ciò non toglie che possa essere in grado di provocare una sofferenza eccessiva nel bambino e nella sua famiglia e soprattutto un suo sviluppo psicologico anomalo con conseguenze sulla sua adolescenza e maturità. Vediamo insieme quali sono i principali sintomi:

  • Tristezza generalizzata, ma non è un tratto distintivo
  • Discussione di suicidio anche se non si conosce il termine nello specifico
  • Espressione di forte paura
  • Difficoltà a dormire
  • Inappetenza
  • Aggressività verbale e fisica
  • Capricci infinti

I segnali della depressione nei bambini devono essere interpretati e separati da quello che può essere il normale comportamento di un bambino. Per quanto la depressione infatti si sviluppi più o meno sulle stesse basi di ciò che succede con gli adulti, è necessario comprendere che parliamo di un individuo che è ancora un fase di formazione a livello psicologico e che non ha gli stessi strumenti di comprensione della realtà che teoricamente possiede un adulto. Bisogna tentare quindi di arrivare a monte del disagio del piccolo e puntare alla sua risoluzione, aiutando lo stesso a comprendere che vi è una soluzione al malessere che prova.

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