Si chiude a Lucca la campagna di sensibilizzazione su Stalking e …

Cronaca


giovedì, 28 giugno 2012, 15:31

Venerdì e sabato a Palazzo Ducale si chiude a Lucca la terza campagna nazionale di sensibilizzazione su Stalking e violenza psicologica. Da gennaio a maggio di quest’anno sono già 46 le donne uccise in Italia e il 13 per cento di loro aveva presentato denuncia per stalking. Di fronte a questi dati è sempre più necessario da una parte lavorare sulla prevenzione e dall'altra cambiare l’approccio normativo. Per informare e coinvolgere la cittadinanza sul tema dello stalking e della violenza psicologica, l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e l’Osservatorio Nazionale Stalking hanno organizzato la 3^ campagna nazionale di sensibilizzazione alla violenza psicologica e stalking che, domani e sabato (29 e 30 giugno), arriverà a Lucca, a Palazzo Ducale, dopo aver toccato le città di Caserta, Zungri (VV), Roma, Oria (BR), Sulmona e Milano.  

Nel pomeriggio di domani, dopo i saluti dell'Assessore alle Politiche di Genere Federica Maineri, previsti per le 16:30, Massimo Lattanzi dell'Osservatorio Nazionale Stalking tratterà “Il Profilo delle presunte vittime e presunti autori di stalking”. Sabato mattina alle 9.30 invece verranno presentati i primi dati dello sportello provinciale anti stalking. Da una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Stalking risulta che il 35 per cento delle vittime di stalking non presenta denuncia per i motivi sono i più svariati: la sfiducia verso le autorità (nessuna garanzia di sicurezza o protezione dopo la denuncia), la paura di peggiorare la situazione persecutoria (uno stalker su tre dopo la denuncia/condanna continua a perseguitare la vittima, non di rado arrivarndo all’omicidio), la difficoltà a far fronte alle spese legali in quanto il patrocinio gratuito non è previsto per tutti (e la vittima che decide di denunciare deve affrontare da sola ingenti spese), il fatto di voler aiutare il presunto autore senza farlo condannare, dato nel 90 per cento circa è un conoscente o un familiare.  

L’Osservatorio Nazionale inoltre sostiene da anni che sia assolutamente necessaria, a completamento della legge 612-bis, la previsione di un percorso di risocializzazione per lo stalker, al fine di chiudere il circolo della violenza. Uno stalker che non viene seguito da psicologi e psicoterapeuti sovente continua a molestare la vittima o sposta la sua ossessione su un’altra persona. Un valido connubio legislativo dovrebbe affiancare giustizia punitiva e riparativa, specialmente per quanto riguarda la complessa realtà dello stalking.  

Per maggiori informazioni centro.po@provincia.lucca.it  – 0583/417463 – 0583/417488.

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