Sgombera la tua vita

    • andie mcdowell

      Masi

    Tutte di corsa e chi si ferma è perduta. Oggi il nostro credo sembra  questo: ci sobbarchiamo un impegno sull’altro, facciamo e pensiamo più  cose contemporaneamente e quando per caso ci sfugge qualcosa, ecco che  ci sentiamo in colpa. E se invece provassimo a rallentare? Se provassimo  tutti i giorni l’ebbrezza di liberare la mente dai troppi pensieri che  la affollano? Magari cominciando a sgomberare lo spazio che ci circonda.  Fare ordine fuori di noi, per fare ordine dentro di noi. Riuscirci non è  un’impresa impossibile. Ecco qualche suggerimento.
    “Tre sono le regole principali del mondo del lavoro: dal disordine e dalla confusione cercate di tirare fuori la semplicità; nei contrasti ricercate l’ironia e, infine, ricordate che l’opportunità risiede proprio nel bel mezzo delle difficoltà”
    Albert Einstein

    I numeri dello stress

    Lo stress colpisce 8 italiani su 10. Il lavoro (54%) e i problemi economici (46%) sono le due principali cause. Da un’indagine dell’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione

    In Italia soffrono di ansia 16 persone su 100

    60% è la percentuale degli italiani con disturbi di stomaco dovuti allo stress.Lo dice una ricerca dell’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione

    Sugggerimenti

    1. Doma il disordine
    Conosciamo tutte quel senso di sollievo che si prova quando riusciamo a dedicare un pomeriggio al nostro armadio e a fare pulizia. Via i vestiti che non vanno più bene, via quelli che non mettiamo più da tempo, via la polvere dagli scaffali. Magari con qualche titubanza, ma alla fine accogliamo il risultato con liberazione.

    «Fare ordine in casa eliminando il superfluo, non è solo una faccenda domestica. È una metafora che ci riporta alla necessità di ripulire anche la nostra mente» spiega Maria Malucelli, psicologa clinica. Creare un po’ di vuoto intorno a noi fa nascere nello spazio liberato nuove dinamiche. Soprattutto mentali.

    «Sapere cosa si ha e dove trovarlo, fa sentire subito più leggeri. Ma soprattutto fare ordine è un incontro con noi stessi, perché valutiamo quali oggetti non ci dicono più niente, quali ci infastidiscono, quali, invece, ci sono davvero cari, quali davvero utili» spiega l’esperta. Certo, per riuscire a farlo ci vuole una forte determinazione.

    Da dove iniziare? «Si può seguire l’ordine delle stanze. L’ingresso è quello che ci accoglie quando si varca la soglia di casa». Attenzione poi a non dimenticare il pc: anche lì si accumulano file vecchi e inutilizzati. Basta un clic ed è fatta.

    2. Placa i pensieri
    Quando guidiamo l’auto e siamo colti da stanchezza, ci rendiamo conto che è meglio fare una sosta o aprire il finestrino per far circolare aria fresca che ci risvegli. Subito ci sentiamo più lucidi e affrontiamo meglio il viaggio. «La stessa cosa succede quando, nella vita di tutti i giorni, riusciamo a staccare la spina: recuperiamo subito nuove energie psichiche» spiega Mario Farnè, psicoterapeuta e docente di Psicologia medica all’Università di Bologna.

    Soffermiamoci sul nostro dialogo interiore: ci accorgeremo che è basato molto spesso su pensieri negativi («Non sono in grado di farcela»), sull’ansia di dover sempre fare qualcosa («Non posso permettermi di perdere un attimo»), sulla preoccupazione per una questione irrisolta («Devo superare quel problema»). Tutto questo provoca una perdita enorme di energie.

    «Quando riusciamo a placare la mente, in un attimo migliora il nostro stato d’animo. Non si avverte più quella depressione di fondo che ci fa alzare al mattino già di cattivo umore» chiarisce l’esperto. E guai a ritenere che stiamo perdendo tempo. Perché nei momenti del non-pensare e del non-fare il bulbo spinale lavora al posto nostro. Così, riusciamo a sbloccare nuove risorse e diamo spazio a fantasia e creatività. Questo si traduce in soluzioni inaspettate, brillanti intuizioni, maggior lucidità nei ragionamenti. E persino in una memoria più nitida.

    3. Via i pesi
    Scalare la marcia e rallentare. La mente (e il corpo) hanno bisogno di ritmi dolci per respirare. Invece, siamo tutti sovraccaricati di impegni, con l’occhio sempre attento all’orologio.

    «Siamo condizionati dall’idea che il tempo non ci appartiene, che è una risorsa da ottimizzare e “spendere bene”» spiega la dottoressa Malucelli. «Ma il tempo qualche volta va anche perso. Chi sa tirare il fiato dà spazio ai suoi desideri e vive meglio». Certo, per riuscirci occorre prima comprendere che non c’è nulla o quasi che debba essere fatto per forza. Che se siamo troppo esigenti con noi stessi, prima o poi andiamo in corto circuito e perdiamo tutte le energie.

    «Bisogna evitare il perfezionismo. Alla fine voler far tutto crea un attivismo vuoto e anche poco produttivo. E poi occorre imparare a chiedere aiuto, a suddividere i pesi quotidiani, allentando la smania di avere tutto sotto controllo». Affermando, con cortesia ma determinazione: «Questo puoi farlo tu». Proviamo a pensarci: quanti sono gli impegni quotidiani davvero fondamentali? Iniziamo a scrollarci di dosso quelli meno importanti e imposti dagli altri. E cominciamo a rubare del tempo senza sensi di colpa. Basta spostare un appuntamento di mezz’ora e concederci una passeggiata. La mente e il corpo ringrazieranno.

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