Sei adolescenti su dieci ammettono di scambiare foto e video hot sui social network: questo è quanto emerge dall’indagine promossa dal Moige, il Movimento italiano dei genitori. Condotta dal Professor Tonino Cantalemi, incaricato di Psicologia dello sviluppo all’Università Lumsa, la ricerca ha analizzato un campione di circa 1.000 studenti delle scuole elementari, medie e superiori e si è focalizzata soprattutto sull’uso di internet da parte dei minori (Un italiano su tre non trova grave il sesso con minori, scoprine di più leggendo qui).

Il “sexting“, pratica che consiste nel condividere filmati e immagini in rete attraverso l’utilizzo degli smartphone, è una nuova attività sviluppatasi in modo direttamente proporzionale all’esponenziale aumento dell’utilizzo di social network e applicazioni come Snapchat (leggi qui tutti i numeri di Snapchat, l’app del sexting). A spingere ancora di più i ragazzi a scambiarsi questo tipo di materiale sarebbe il fatto che, dopo aver letto il testo del messaggio e visualizzato i contenuti multimediali condivisi, tutto ciò che viene inviato da un utente all’altro sparisce dopo pochi minuti. Visto il numero di adolescenti che ammette di praticare il sexting su internet il Moige mette in guardia gli adulti: è una vera e propria situazione d’allarme.

Lo studio dimostra che circa l’87,8% dei minorenni naviga in rete quotidianamente. Il 18% degli intervistati afferma di trascorrere in rete più di 3 ore al giorno: di questi, 5 su 10 hanno dagli 11 ai 13 anni. L’8% dei bambini di meno di 10 anni, invece, si connette ad Internet per più di 5 ore. Ad aumentare è sicuramente anche la disponibilità di utilizzo della rete e la sua predisposizione a rendere più semplice la “socializzazione“. Ancor più grave è, invece, un altro dato emerso dallo studio: ben 8 ragazzi su 10 sono privi del controllo diretto di un adulto.

Secondo l’inchiesta del Moige, un minore su tre afferma di utilizzare raramente la propria identità quando è collegato e il 28% ha ammesso di aver fatto amicizia con estranei. Risultato? Ben il 13% di ragazzi tra i 14 e i 20 anni ha scambiato il suo numero di cellulare con degli sconosciuti contattati tramite chat.

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