Sexting e adolescenti: attenzione a rischi e demonizzazioni

Si diffonde sempre di più il sexting tra i giovani, lo scambio di foto e video a sfondo sessuale attraverso cellulari, internet e nuovi media. "E' evidente che un'azione educativa va svolta anche, primariamente e parallelamente, nei loro confronti" afefrma Piero Stettini, professore di Psicologia generale e Psicologia clinica presso l'università di Genova.

A preoccupare ancora di più gli esperti è il fatti che spesso i genitori italiani non sono consapevoli dell'esperienza dei propri figli in tema di sexting.

Logicamente, a fianco dei potenziali effetti positivi sulla psiche adolescenziale del Sexting, il fenomeno comporta una pluralità di rischi legati soprattutto al cosiddetto "grooming", ovvero all'adescamento online e alla possibilità che i contenuti sessuali scambiati tra adolescenti si trasformino in arma di ricatto o di vendetta al termine di un rapporto di natura sentimentale o amicale.

In Italia infatti solo il 15% dei genitori dei ragazzi che hanno sperimentato il 'sexting' ne sono consapevoli, a fronte del 20% dei francesi, del 25% di quelli inglesi e olandesi, del 29% di quelli spagnoli.

Secondo gli esperti facenti capo al consiglio direttivo della Fiss, la pratica del Sexting risulterebbe eccessivamente demonizzata, soprattutto per quanto riguarda la sua declinazione al femminile, in virtù di una mancata comprensione della multidimensionalità del fenomeno e degli effetti positivi che può svolgere se percepito come preludio hi-tech allo sviluppo di un'autentica e matura sfera sessuale. "Queste funzioni positive non devono però farci dimenticare i rischi, anche rilevanti, che il 'sexting' può comportare". Per i ragazzi più grandi e per gli adulti può invece rappresentare uno strumento per aumentare intimità, vicinanza e giochi con il partner. "Sono sempre più numerosi - ha ricordato la Fiss - i minori perseguitati via web tramite l'uso di loro immagini sessuali e la loro sofferenza psicologica è particolarmente intensa, in casi eccezionali può portare i ragazzi anche verso gesti estremi".

Secondo la Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss) "anche il cyberbullismo, fenomeno in forte crescita, è spesso associato al 'sexting': la diffusione incontrollata del materiale messo in rete, l'anonimità e l'indebolimento delle regole etiche nel web, l'assenza di limiti spazio-temporali rendono il bullismo elettronico molto più pesante e insidioso del bullismo 'classico'".


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In conclusione cosa bisognerebbe fare per proteggere i giovani dai rischi del 'sexting'?

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Si diffonde sempre di più il sexting tra i giovani, lo scambio di foto e video a sfondo sessuale attraverso cellulari, internet e nuovi media. "E' evidente che un'azione educativa va svolta anche, primariamente e parallelamente, nei loro confronti" afefrma Piero Stettini, professore di Psicologia generale e Psicologia clinica presso l'università di Genova.

A preoccupare ancora di più gli esperti è il fatti che spesso i genitori italiani non sono consapevoli dell'esperienza dei propri figli in tema di sexting.

Logicamente, a fianco dei potenziali effetti positivi sulla psiche adolescenziale del Sexting, il fenomeno comporta una pluralità di rischi legati soprattutto al cosiddetto "grooming", ovvero all'adescamento online e alla possibilità che i contenuti sessuali scambiati tra adolescenti si trasformino in arma di ricatto o di vendetta al termine di un rapporto di natura sentimentale o amicale.

In Italia infatti solo il 15% dei genitori dei ragazzi che hanno sperimentato il 'sexting' ne sono consapevoli, a fronte del 20% dei francesi, del 25% di quelli inglesi e olandesi, del 29% di quelli spagnoli.

Secondo gli esperti facenti capo al consiglio direttivo della Fiss, la pratica del Sexting risulterebbe eccessivamente demonizzata, soprattutto per quanto riguarda la sua declinazione al femminile, in virtù di una mancata comprensione della multidimensionalità del fenomeno e degli effetti positivi che può svolgere se percepito come preludio hi-tech allo sviluppo di un'autentica e matura sfera sessuale. "Queste funzioni positive non devono però farci dimenticare i rischi, anche rilevanti, che il 'sexting' può comportare". Per i ragazzi più grandi e per gli adulti può invece rappresentare uno strumento per aumentare intimità, vicinanza e giochi con il partner. "Sono sempre più numerosi - ha ricordato la Fiss - i minori perseguitati via web tramite l'uso di loro immagini sessuali e la loro sofferenza psicologica è particolarmente intensa, in casi eccezionali può portare i ragazzi anche verso gesti estremi".

Secondo la Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss) "anche il cyberbullismo, fenomeno in forte crescita, è spesso associato al 'sexting': la diffusione incontrollata del materiale messo in rete, l'anonimità e l'indebolimento delle regole etiche nel web, l'assenza di limiti spazio-temporali rendono il bullismo elettronico molto più pesante e insidioso del bullismo 'classico'".


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