Sex blues e un mio grande dubbio

Innanzitutto vi ringrazio per la prontezza nella risposta, sentivo proprio il bisogno di un feedback immediato per ritrovare un po' di tranquillità.

Per rispondere alla dottoressa Scalco, sicuramente il mio passato doloroso ha influito sulla scelta del percorso di studi, infatti ricordo di aver realizzato di voler studiare psicologia quando ero in cura nel reparto per i disturbi alimentari al Niguarda, perché la terapia fu un successo e io desiderai approfondire. Infatti oggi sono appagata dalla mia scelta, anche se non voglio fare l'errore di "auto-analizzarmi troppo, cercando di lasciarlo fare a chi è più competente di me. Sono una persona a cui piace affrontare i traumi e ritengo che le cicatrici che ci portiamo dentro servano di lezione, per questo non voglio leggere tutto in funzione di quello che è stato, ma di andare avanti rafforzata e consapevole. E' molto difficile immaginare le cose a parti invertite, ma credo che mi suggerirei di andare a fondo in entrambe le situazioni, finché la scelta sarà palese. L'amore non è la più semplice o comprensibile delle questioni, e capisco che nessuno possa dirmi cosa devo fare. Quando c'è un passato così poi, certamente le variabili da considerare sono molte. Forse devo solo crescere e le risposte, il coraggio, le consapevolezze verranno da sole...


per rispondere alla dottoressa Pileci, penso che il collegamento con l'ansia sia assolutamente corretto, infatti frequentemente ho pensato di essere vicina alla filofobia, e ieri i sintomi erano quelli. E la causa dell'ansia potrebbe essere il mio rapporto ambivalente di attrazione-repulsione con il tradimento: da una parte mi "eccita" e pensare a quell'altro ragazzo mi sembra estremamente romantico, dall'altra mi rattrista e ricorda spiacevoli brandelli di passato dei miei genitori. Come risolverlo? A volte credo che il tradimento sia inevitabile, dopotutto è umano, ma resistergli è una grande conquista personale. Lui stesso, pur essendo fidanzato, ha avuto la voglia di tradire la sua ragazza con me anche se alla fine non è accaduto e ora siamo sospesi nel silenzio, lui singe ma distante e io con quest'altro, decisa solo a metà. Sono confusa, non so mai se essere razionale o emotiva, se ascoltare la testa o il cuore, e questa situazione forse ne è solo l'estremo esempio. Il punto è che credo anche che siamo entrambi orgogliosi, e credo che la fiducia non sia facile da guadagnare, perciò forse alla fine ci si prende ciò che si merita. Cercherò di affrontare la mia "ansia d'amore", mi sembra un buon punto di partenza...

Dalle vostre risposte comunque il problema si è ridimensionato nella mia testa, e di questo vi sono molto grata!

Leave a Reply