Settimana del Benessere, varie iniziative in Irpinia

Settimana del Benessere, varie iniziative in Irpinia

Nell'ambito della seconda edizione della Settimana del benessere psicologico, l'Ordine degli Psicologi della Campania ha promosso grazie alla disponibilità di molti Comuni una serie di iniziative volte a sensibilizzare le persone intorno al tema della famiglia. Il titolo dell'incontro è "Quale famiglia oggi? Tra prevenzione e cura lo psicologo promuove benessere". L'obiettivo è quello di dare ai cittadini uno spazio di riflessione intorno al tema della famiglia offrendo un'opportunità di spazio e di confronto grazie alla presenza di alcuni specialisti. Parleranno i seguenti relatori, sui rispettivi temi: Dott.ssa Maria Figlia: "La comunicazione e la gestione dei conflitti all'interno della famiglia", Dott.ssa Stefania Muscetta: “Crescendo tutto passa? Tra pediatria e psicoterapia", Dott.ssa Maria De Cola: "Il corpo come strumento originario di conoscenza e comunicazione", Dott. ssa Ilaria Giordano: “La famiglia in trasformazione: Riflessioni conclusive". I due incontri si terranno: il 23 novembre presso l'Auditorium della Scuola Media Guido Dorso di Mercogliano Av alle ore 17, con la partecipazione del Dott. Attilio Mazzei, pediatra e il 26 novembre alle ore 17 presso la Sala consiliare del Comune di Atripalda con la partecipazione del Dott. Antonio Tomasetti. Dottoressa Muscetta, i conflitti in famiglia, spesso, possono creare strascichi irrisolvibili. Quanto può la Psicologia evitare questo triste epilogo e la frattura di un nucleo familiare? «Credo che sia auspicabile promuovere interventi mirati di tipo psicologico che siano in grado di favorire in ciascun membro familiare una presa di coscienza ed una assunzione di responsabilità di quel che può accadere in alcuni momenti complessi che la vita riserva. Lei ha parlato di strascico, di fratture. Entrambi questi concetti rimandano alla tendenza piuttosto diffusa a rimanere passivi di fronte al malessere psicologico, a non considerare la crisi come un segnale da decifrare, un campanello d'allarme, che se ignorato, diventa come una mina che rischia di scoppiare all’improvviso: il tragico epilogo a cui lei faceva riferimento. Intervenire con tempismo, evitando di rinviare sempre la soluzione di una problematica familiare, offre migliori garanzie di venirne a capo: le dinamiche familiari sono come una matassa, più si ingarbugliano e più passa il tempo, più si sedimentano alcuni comportamenti distorti, più è difficile trovare il bandolo e riannodare i fili. Il titolo del mio contributo è"Crescendo tutto passa?", ed affronta il tema degli effetti della mancata prevenzione del disturbo psichico in età evolutiva». Quello di “famiglia” è un concetto in continua evoluzione. Come sta cambiando? «A maggio del 2010 a Firenze si è tenuto un convegno internazionale dal titolo "Famiglie in trasformazione. Molti psicoanalisti si sono interrogati sulle nuove configurazioni familiari, sulle nuove identità familiari, chiamate identità a patchwork. Assistiamo all'aumento di separazioni e divorzi, delle famiglie ricostituite, ricomposte, monoparentali, dei singles, delle famiglie multietniche, dei casi di fecondazione assistita. Si è diventati mobili, flessibili.Tutto ciò ha prodotto una modificazione anche delle mete da raggiungere, a volte si rinuncia anche alla necessità stessa di avere degli ideali, nella cinica illusione di ottenere tutto e subito». Quali sono i consigli che può dare ai genitori per migliorare il proprio rapporto con i figli? «Non è facile rispondere a questa domanda, senza rischiare di essere superficiali. In realtà nella pratica clinica mi capita molto raramente di dare consigli, perché penso che il paziente che ho di fronte deve essere messo nelle condizioni di ritrovare la sua strada, di rimuovere quegli ostacoli che durante il percorso gli hanno fatto smarrire la rotta. Vedo continuamente genitori smarriti, disorientati, impotenti, molti di loro evitano qualsiasi forma di contrasto, non pongono più limiti e questa attitudine alla rinuncia di una funzione genitoriale provoca nei figli una pretesa continua. Molti genitori non si accorgono di alimentare il narcisismo nei loro figli». Come si deve comportare un genitore di fronte alle difficoltà di comunicazione che, alle volte, nascono per la differenza di età e di esperienza? «Rispetto a quanto ho detto, mi sentirei di aggiungere che uno scarto generazionale è sempre scontato e forse auspicabile per la crescita: esiste una fase della vita, l'infanzia, in cui si ha bisogno di identificarsi con i propri genitori, un modo per acquisire un patrimonio affettivo che diventa una riserva emotiva importantissima. Poi dall'adolescenza in poi, grazie alla spinta puberale, si ha la necessità di diventare protagonisti del proprio destino, di scegliere la propria trama e questo movimento è quasi mai indolore! I genitori non dovrebbero mai rinunciare al ricordo della loro adolescenza, sarebbero sicuramente facilitati ad entrare in contatto più profondamente con i loro figli, a migliorare la comunicazione. Devono però rimanere sempre genitori, senza generare confusione nei ruoli».

Il comune di Lauro (Av) aderisce alla “Settimana del benessere psicologico in Campania” organizzata dall’Ordine degli Psicologi e giunta alla seconda edizione. In tutta la Regione gli studi dei professionisti sono aperti gratuitamente dal 21 al 26 novembre, per accogliere coloro i quali vogliono fermarsi un momento e prendersi cura di sè. Durante questa settimana in Campania ci saranno 330 conferenze di argomento psicologico aperte ai cittadini. A Lauro (Av), sabato 26 novembre ore 18, presso la Sala Multimediale del San Filippo Neri si terrà un convegno sul tema “Adolescenti e famiglie: esperienze a confronto”, organizzato dalla Dott.ssa Mariangela Castellano, psicologa; parteciperanno la Dott.ssa Giuditta Acerra, psicologa presso l’Asl di Avellino, la Dott.ssa Maria Veneziano psicologa e psicoterapeuta e la Dott.ssa Grazia Barone. Il convegno è finalizzato a riflettere sulla figura dello psicologo oggi, soffermandosi sulle problematiche dell’adolescenza in relazione alla transizione del soggetto adolescente e della famiglia. L’iniziativa mira a far conoscere in maniera sempre più esauriente il ruolo professionale degli psicologi, contribuendo a diffondere la cosiddetta “cultura psicologica”, che, forse, non ha ancora trovato la sua più giusta collocazione nella scala delle necessità insostituibili ed inderogabili dettate dalla complessa società moderna. Sabato 26 novembre a Lauro sarà affrontata una discussione sulle problematiche che vivono gli adolescenti e le loro famiglie, inoltre sarà l’occasione per dare la possibilità ai cittadini di confrontarsi con degli esperti in materia, per poter sollevare questioni riguardanti il proprio vissuto e le proprie esigenze. L’idea di diffondere questo tipo di cultura promuovendo la professionalità dello psicologo va messa in evidenza soprattutto in funzione di un concetto di salute che risponda sempre più ad uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non alla semplice assenza di malattia. Questa iniziativa rientra nell’evento organizzato dall’Ordine degli Psicologi e chiamato “Città Amiche del Benessere Psicologico”. Straordinaria, anche quest’anno è stata l’adesione dei sindaci. In 195 città della Campania – tra cui appunto Lauro - i cittadini, le Amministrazioni e gli psicologi, si prendono uno spazio per pensare al benessere psicologico.

(sabato 19 novembre 2011 alle 10.47)

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