Sessuologia: analisi sul sesso a pagamento

Con la consulenza del dottor Marco Rossi, sessuologo e psichiatra,

 

Rapporti consensuali, spesso protratti al limite del buon senso e del pudore, costituiscono parte della sua fenomenologia: il sesso a ‘pagamento’, in tutte le sue forme, è argomento di discussione mai sedata, oggetto della notizia che viaggia velocemente in rete o riportata nei talk show televisivi. In realtà, la libido, le fantasie e il desiderio sessuale sono bisogni che la psiche esprime con l’immaginazione. E per chi non avverte la necessità di attuare quanto suggerito dal semplice impulso, è facile chiedersi il perché, spesso in modo anonimo, si ricorre ad una pratica per definizione socialmente scomoda. Ne usufruiscono tutti, donne e uomini, talvolta già impegnati in un rapporto di coppia duraturo, mentre non è facile confessarlo, nemmeno agli amici, in un contesto sociale che per tradizione rifiuta l’idea che il sesso possa diventare oggetto di una prestazione a pagamento. Contrariamente al pensiero comune, il rapporto con una prostituta non realizza necessariamente la voglia di trasgredire: tutto parte dal nostro cervello, in funzione di fantasie sessuali più o meno marcate. Sviscerare una realtà nascosta è difficile, ma a grandi linee possiamo comprendere il motivo per cui gli uomini sono più propensi ad avere rapporti sessuali a pagamento, gli effetti sulla sfera emotiva e quelli sulla vita di coppia.  Ci viene in aiuto il dottor Marco Rossi, sessuologo e psichiatra, volto noto della tv e dei rotocalchi nazionali.

 

Le dinamiche del rapporto 

Perché ricorrere al sesso a pagamento? Stabilire una regola valida per chiunque non è semplice: in generale, si può dire che mentre gli uomini sono solleticati da una sessualità ‘visiva’ (che parte da cosa si osserva) e sviluppano fantasie erotiche variegate alla ricerca di determinate sensazioni, per le donne il discorso è diverso. Qualora diventi utilizzatrice di una prestazione sessuale sotto compenso, il genere femminile non insegue il piacere fisico fine a sé stesso ma sopravvive, seppure con ruoli diversi, l’idea  dell’incontro romantico: si è alla ricerca della ‘serata’ diversa, della gradevolezza della  compagnia e  non  del sesso ‘mordi e fuggi’ come invece accade per l’uomo. Sono sempre di più le donne disposte a pagare per fare sesso: si tratta di un’evoluzione del mercato della prostituzione a seguito di un aumento dell’offerta. Un tipo di mercificazione estranea, fino a qualche decennio fa, al mondo femminile.

 

Quando il rapporto è con una prostituta

L’uomo è molto eccitato prima di fare sesso con una prostituta, perché aumentano le fantasie e l’impulso sessuale è molto forte. Durante il rapporto, però, abbreviato dalle donne che ottimizzano il loro tempo in denaro, l’ansia rende meno performante l’uomo che si accinge a consumare il rapporto sessuale con il rischio perfino di fare cilecca. Ipotesi, quest’ultima, che corrisponde spesso a un classico: si verifica un sovraccarico di ansie, la tipica ansia da prestazione, e la cilecca è un’eventualità assai frequente. Il rapporto sessuale a pagamento è una ‘contraffazione’ e come tale ne segue le regole: si chiede di tutto, ma ciò che assolutamente non bisogna fare è consumare senza preservativo, cosa che accade frequentemente, rappresentando un pericolo per la nostra salute. 

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