Separazione coniugale, affidamento dei minori e consulenza tecnica …

La separazione dei coniugi non dovrebbe essere intesa come lavoro individuale, ma piuttosto come un’impresa di coppia: come insieme le persone si sono legate, così insieme hanno il compito di separarsi, soprattutto se la coppia ha messo al mondo dei figli. Infatti se è possibile sciogliere il vincolo matrimoniale e quindi la coppia coniugale, non è possibile separare la coppia genitoriale. La separazione coniugale è un momento doloroso per entrambi i coniugi, sia per chi lascia sia per chi è lasciato, perché da entrambi le parti l’evento viene vissuto come il fallimento di un progetto di vita nel quale si era creduto e nel quale si era investito materialmente ed affettivamente. La fine del matrimonio è accompagnata da una moltitudine di emozioni: rabbia, frustrazione, depressione e sensi di colpa e richiede un periodo più o meno lungo per essere elaborata. Il tutto è reso ancora più difficile e più doloroso quando la coppia ha messo al mondo dei figli, che sono la presenza vivente e costante di quello che c’è stato tra i due coniugi.
Purtroppo, però, nonostante l’amore che un genitore possa nutrire nei confronti del proprio figlio, non è raro assistere a situazioni in cui, accecati dalla rabbia nei confronti dell’ex coniuge, i figli diventano lo strumento privilegiato per colpire e ferire l’ex partner. Quale peggior torto, infatti, si potrebbe infliggere ad un genitore se non quello di privarlo del proprio figlio?
E’ dunque evidente che la separazione coniugale, pur riguardando i coniugi, ha delle ripercussioni anche nella sfera genitoriale: purtroppo il coinvolgimento emotivo nel processo di separazione non sempre permette agli ex coniugi di tenere distinti il ruolo coniugale da quello genitoriale.
Di fronte a queste situazioni fortemente conflittuali, in cui è messa a rischio la sana crescita psicofisica dei minori, i magistrati hanno uno strumento validissimo di cui possono disporre: la Consulenza Tecnica d’Ufficio.
Questa procedura permette di affidare ad un esperto (CTU) la valutazione della situazione familiare in esame, al fine di tutelare il minore, figlio conteso all’interno di una separazione coniugale o di un divorzio.
L’esperto, attraverso l’ascolto dei genitori, separatamente e congiuntamente, attraverso l’ascolto dei minori, attraverso l’osservazione delle dinamiche relazionali dei figli con ciascun genitore e dell’intero nucleo familiare e attraverso la somministrazione di test psicodiagnostici, giunge a delineare le dinamiche familiari spesso disfunzionali del sistema familiare in esame.
L’obiettivo del CTU è quello di fornire al Giudice un quadro quanto più chiaro possibile sulle condizioni psicologiche e relazionali dei singoli individui che compongono la famiglia, individuando i punti di forza, i punti di debolezza e le risorse utili per determinare dei cambiamenti positivi.
Nella valutazione delle capacità genitoriali, il CTU dovrà individuare la presenza o l’assenza, da parte dei genitori, della capacità di comprendere e rispondere adeguatamente alle esigenze dei figli, da quelle di tipo sanitario, alimentare, igenico a quelle di tipo ambientale, sociale e scolastico; della capacità di entrare in empatia con i propri figli al fine di comprendere e rispondere adeguatamente alle esigenze di tipo emotivo-affettivo; della capacità di impartire un’educazione congrua all’età dei figli, favorendo la crescita e l’autonomia del minore; della capacità di favorire il rapporto dei figli con l’altro genitore, cooperando attivamente nella genitorialità.
Al termine di questo lavoro minuzioso, che prevede competenza e preparazione, il CTU fornirà al Giudice una relazione nella quale verranno spiegate ed illustrate le dinamiche disfunzionali della famiglia, le risorse sulle quali poter lavorare per ottenere dei cambiamenti in senso positivo per la salute psicofisica dei minori e verrà fornito un parere circa le scelte più opportune da adottare per l’affidamento dei figli, con l’unico ed irrinunciabile obiettivo di salvaguardare l’interesse del minore.
Per rivolgere i propri quesiti alla dottoressa Francesca Leopardi è possibile inviare una email all’indirizzo francesca.leopardi@libero.it. Le risposte saranno pubblicate ogni venerdì su www.corrieredelgiorno.com. La dott.ssa Francesca Leopardi, Psicologa, Psicoterapeuta, Esperta del settore, già docente di Psicologia generale e Psicologia dell’età evolutiva presso la Scuola Pugliese di Formazione alla Consulenza familiare, dal 2007 svolge l’attività di consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Taranto nei procedimenti di separazione, divorzio e affidamento dei minori.

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