Scusate il ritardo: due anni dopo Così Garcia ha ribaltato la Roma


Rudy Garcia, 49 anni, festeggia. Afp
Rudy Garcia, 49 anni, festeggia. Afp

E adesso verrebbe persino da chiedersi: "Che cosa sarebbe successo se...?". Se - incassato il no di Guardiola (scontato) e Villas Boas - la Roma gi nel 2011 avesse puntato subito su questo francese con una faccia da cinema (qualcosa tra Jean Gabin, Yves Montand e Jean-Paul Belmondo). Rudi Garcia fu contattato e piacque parecchio, ma il fascino esotico di Luis Enrique prima e quello eretico di Zeman un anno pi tardi, fece virare le scelte altrove. Ebbene, a volte la storia offre una seconda possibilit e la Roma americana - sull'orlo del baratro dopo due annate disastrose e i no un po' umilianti incassati da Mazzarri e Allegri - ha scoperto i pregi di un allenatore apparentemente lontano dal virus della "fenomenite". Eppure i numeri adesso raccontano situazioni fuori dall’ordinario: i gol realizzati solo nel secondo tempo (12) e soltanto dopo aver effettuato sostituzioni, i 9 giocatori diversi a segno, la sola rete al passivo frutto dei pochissimi tiri finiti nello specchio della porta e poi, soprattutto, le 5 vittorie consecutive che hanno proiettato questa squadra (insultata da tanti tifosi in ritiro solo due mesi fa) ad entrare nell’almanacco dei record. Potenza dei telefonini vietati o semplice professionalit innestata sul tronco inquieto di Trigoria?

psicologo
La risposta facile quando i giocatori - raccontando il "loro" Garcia - battono il tasto soprattutto sulla psicologia usata nei loro confronti. Una sorta di corso accelerato di autostima che ha trasformato tanti buoni giocatori - alcuni dei quali cooptati in un comitato di saggi da consultare secondo necessit - in una squadra che conosce le regole e le rispetta. Con una postilla: le norme non significano solo divieti. Tanti spiegano infatti come il francese fin dall’inizio abbia detto: "Quando siete liberi, siatelo davvero". E quindi il caff, la bibita gasata o il generico strappo alimentare visto generalmente come trasgressione, pu essere vissuto invece alla luce del sole se ciascun calciatore conosce il proprio corpo e il significato della parola professionalit. Come dire, Garcia ama lavorare con degli uomini e non con dei tipi da marcare a uomo, pretendendo ad esempio dagli stranieri (a cominciare da se stesso) che imparino subito l’italiano. A quel punto, per difenderli pronto a sfidare chiunque, persino i tifosi, come ha dimostrato nel caso Osvaldo. Fatta metabolizzare ai media la conferenza anticipata a due giorni prima del match (per favorire la concentrazione della vigilia), adesso gli resta da vincere la sfida pi difficile, quella della continuit. Perch nella storia del nostro calcio , dopo aver ottenuto 5 successi consecutivi in avvio, solo Juve e Milan sono riuscite a vincere lo scudetto (10 volte in due), mentre Livorno, Bologna, Inter, Torino e Napoli non ce l’hanno fatta. Questioni di testa oltre che di gambe, raccontano le cronache. Ecco, l’impressione che Garcia possa materializzare un sogno proprio perch non ha l’aria d’inseguirlo.E a pensarci bene, in fondo anche Belmondo - con quella sua espressione un po’ guascona - se fosse seduto sulla panchina della Roma forse farebbe lo stesso.

Massimo Cecchini RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave a Reply