Scuola, tra i neoassunti anche Giovanni Scattone: insegnerà filosofia

C’è anche Giovanni Scattone tra i neoassunti con il decreto Buona Scuola. L’ex ricercatore di filosofia del diritto, condannato per omicidio colposo nel processo per la morte di Marta Russo, insegnerà Psicologia all’Istituto professionale Luigi Einaudi di Roma.

Tutte le carte in regola
Per l’insegnamento ha tutte le carte in regola: ha scontato ormai la sua pena, e all’epoca della sentenza definitiva la Cassazione stabilì di non applicare la pena accessoria di interdizione all’insegnamento. Oggi è abilitato all’insegnamento di Storia della filosofia, Psicologia e Scienze dell’educazione, nel 2012 ha superato il concorso a cattedra ed è nelle graduatorie da cui il ministero dell’Istruzione ha attinto per le assunzioni di questo settembre.

L’omicidio 18 anni fa
Sono ormai trascorsi 18 anni dal maggio del 2007, quando la studentessa dell’Università La Sapienza venne uccisa nel maggio nel ’97 da una colpo di pistola nel cortile dell’Università la Sapienza di Roma. Per la morte della ventiduenne il giovane fu condannato assieme al collega Salvatore Ferraro (che però era stato accusato di favoreggiamento). Entrambi si sono sempre proclamati innocenti.

Da anni nelle scuole
Nonostante sia però un personaggio ” chiacchierato”, non è la prima volta che Scattone entra in una scuola: dal 2011 il 47enne ha accettato diverse supplenze in numerose scuole romane. Tra queste c’era anche l’istituto frequentato da Marta Russo, ma in quel caso il neodocente fu costretto a rinunciare alla supplenza sulla scia delle polemiche.

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