E' abitudine diffusa giudicare qualcuno in base alla musica che ascolta, a dispetto del fatto che le preferenze musicali sono in gran parte soggettive. 
Ma perché i gusti musicali variano così tanto e perché sentiamo il bisogno di criticare chi ha gusti musicali che non corrispondono con i nostri? 
Il gusto musicale viene ancora usato come metro di giudizio per la personalità di un individuo. Chi adora Justin Bieber, Lady Gaga o i rapper della nuova generazione è sicuramente più incline a ricevere o a scagliare insulti, anche se non è ben chiaro il motivo. 
E' semplicemente un comportamento che "va di moda" o c'è un fondamento serio dietro tutto questo? Forse è colpa dei testi musicali troppo audaci o magari di una mentalità deviata di massa? Sotto molti aspetti, i nostri gusti musicali rivelano gran parte di noi stessi, si manifestano come una Musica e personalità
perfetta combinazione dei nostri ambienti sociali e della nostra natura interiore, ma non rappresentano chi siamo in modo universale. 
Ne rispecchiano solo una parte. 
Se consideriamo il gusto musicale come una caratteristica innata, che non possiamo controllare - un po' come l'essere mancini o il colore degli occhi - il fatto di attaccare il prossimo basandosi solo su questo aspetto della sua personalità ci appare subito come una dimostrazione di inutile snobismo e infantilità. Il principale scopo della musica è regalare piacere e serenità a chi la ascolta e, fin quando essa non danneggia nessuno, è inutile criticarla per il semplice fatto che differisce dai nostri personali gusti musicali. 
Nessuno si trova in possesso delle giuste facoltà per decidere quale sia la "vera musica" e quale non lo sia. 
E lo stesso discorso vale anche per tutte le altre forme d'arte, come il cinema, il teatro, le opere pittoriche e così via. 
Tutti hanno il diritto di poter godere di ciò che amano, pur riconoscendo il fatto che ognuno ha gusti differenti dall'altro e che è giusto così.




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