La chiamano l’opzione zero, quella che appare impensabile, quella che non è accettabile per chiunque segua il fenomeno UFO e sia un convinto sostenitore dell’ipotesi aliena.

Un teorema riassumibile in una frase che nessun appassionato vorrebbe mai ascoltare: “Siamo soli nell’Universo, gli alieni non esistono”.

Numerosi esperti e sociologi si sono chiesti, nel corso dei decenni, a quali sconvolgimenti sociali e ricadute psicologiche andremmo incontro se si concretizzasse un contatto diretto e incontrovertibile con una civiltà extraterrestre.

Al contempo, nel corso dell’ultimo mezzo secolo, l’eventualità di come la nostra civiltà non sia l’unica si è radicata a tal punto che è lecito chiedersi: cosa accadrebbe se invece scoprissimo di essere soli nella galassia? Le ricadute potrebbero essere deflagranti in quest’ipotesi a rovescio? Il credo religioso ne risentirebbe? L’uomo medio guarderebbe alla sua vita di tutti i giorni con occhi diversi? A questi ed altri interrogativi ha risposto il Dottor Nino Capobianco, psicologo psicoterapeuta e membro di punta del CUFOM (Centro Ufologico Mediterraneo)

Dottor Capobianco, diamo per assodato che gli alieni non esistono e gli UFO sono di origine terrestre. Sarebbe così sconvolgente?

“La questione è interessante e si dispone a inevitabili diverse deduzioni, dai diversi punti di vista e credenze. Restando nel campo della psicologia, ritengo che, probabilmente, l’impatto psicologico (al contrario) non dovrebbe avere grossi risvolti sulla cosiddetta psiche umana. Dipenderà dal contesto in cui è immerso l’individuo e soprattutto dai suoi elementi cognitivi. Vedo la grande delusione di coloro che ritengono valido il fenomeno extraterrestre, ma soprattutto la loro ostinata idea a non accogliere concretamente il messaggio. Credo probabile un ulteriore accanimento a spingere le ricerche sempre più in profondità e tentare di ricercare nuovi e validi elementi  sull’ipotesi extraterrestre, fidando su tutto quello che non riguarda gli avvistamenti. L’affanno attuale si tradurrebbe in vera e propria ossessione”.

Le ricadute sulle varie religioni?

“Si avrebbe un rinforzo delle religioni monoteistiche. Per il resto, i pochi “paurosi” del fenomeno alieno troverebbero elementi di allontanamento fobico. Ma dopo un provvidente e provvisorio respiro, i fattori cognitivi estremi li riporterebbero, di nuovo, a tutti gli effetti delle ancestrali paure”.

Quali potrebbero essere, invece,  gli aspetti negativi  più concreti nella vita di tutti i giorni?

“Mi sembra di capire che oggi, rispetto al passato anche recente, andrà a rimarcarsi la grande delusione e la conseguente, inevitabile depressione, da parte di tutti. Considerato che, gli abitanti del pianeta Terra, quasi inconsapevolmente e a livello subliminale, stanno accogliendo con entusiasmo, oltre che con curiosità, l’ipotesi di vita aliena con tutti i risvolti (positivi e negativi, ahimé) che questa ipotetica realtà e tale evento potrebbe presentare al genere umano”.