Scambio di foto e video hot, è allarme sexting tra i ragazzi

In Italia il sesso non è più roba per fisici: no, basta uno smartphone o una connessione a internet per scambiarsi con l'interlocutore messaggi di testo sessuali, foto e video piccanti, il tutto con l'assoluta ignoranza da parte dei genitori: quelli italiani, infatti, sono i genitori europei meno consapevoli del sexting che fanno i loro figli. Una fenomeno, racconta Piero Stettini, professore di Psicologia generale e Psicologia clinica presso l'Università di Genova e componente del Consiglio direttivo della Fiss che è praticamente impossibile da controllare, soprattutto è molto facile tenerlo nascosto ai propri genitori.

I genitori che riescono più facilmente a scoprire lo scambio di video e immagini spinte dei figli sono gli spagnoli con il 29%.

Secondo gli esperti, le ragioni che conducono in direzione del diffuso ostracismo nei confronti del Sexting sarebbero proprio da rintracciarsi nella mancata conoscenza del fenomeno che vede i genitori italiani in prima fila nel loro "essere tagliati fuori" dai nuovi mondi e dalle tendenza adolescenziali in voga. Sono i dati di una ricerca Ue rilanciati dalla Federazione italiana sessuologia scientifica in occasione del lancio della settimana del benessere sessuale dal 28 settembre al 3 ottobre. Stettini lo dipinge infatti come "una nuova forma di comunicazione e di interazione sessuale" che può avere risvolti positivi sia per gli adulti che per gli adolescenti. Il sexting può rappresentare una modalità, specie negli adolescenti, per esplorare e speriementare nella sessualità ma può costituire anche un preludio, un sostituto dell'attività sessuale vera e propria.

"La precoce esposizione a contenuti sessuali-pornografici risulta dannosa allo sviluppo e le inchieste condotte sui giovani che ricorrono, in modo attivo o passivo, al sexting ci mostrano che più l'età si abbassa, più questi appaiono preoccupati e turbati. Sono sempre più numerosi - ricorda la Fiss - i minori perseguitati via web tramite l'uso di loro immagini sessuali e la loro sofferenza psicologica è particolarmente intensa, in casi eccezionali può portare i ragazzi anche verso gesti estremi".

Secondo la Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss) "anche il cyberbullismo, fenomeno in forte crescita, è spesso associato al 'sexting': la diffusione incontrollata del materiale messo in rete, l'anonimità e l'indebolimento delle regole etiche nel web, l'assenza di limiti spazio-temporali rendono il bullismo elettronico molto più pesante e insidioso del bullismo 'classico'".

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