Sanremo: il Dott. Renato Barbruni venerdì scorso alla seconda …


Il Dott. Barbruni ha approfondito anche altre esperienze riferite al grande psicologo Jung come pure ad Adler, ha approfondito la filosofia esistenziale con Kierkegaard e quella umanistica con Roger, Maslow e soprattutto Viktor Frankl.

Venerdì scorso, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue, l’Università delle Tre Età di Sanremo, ha proseguito l’anno accademico così ben avviato con la Lezione Inaugurale del Lunedì precedente, in cui era stato mattatore il poeta-scrittore Giuseppe Conte.

Questa volta la Presidente Forneris ha presentato una sua vecchia conoscenza di quando dirigeva la Biblioteca Civica di Sanremo e cioè lo psicologo sanremese Dott. Renato Barbruni. Laureatosi a Padova, sede di una storica facoltà di Psicologia orientata prevalentemente alla scuola freudiana, il Dott. Barbruni ha approfondito anche altre esperienze riferite al grande psicologo Jung come pure ad Adler, ha approfondito la filosofia esistenziale con Kierkegaard e quella umanistica con Roger, Maslow e soprattutto Viktor Frankl. Quest’ultimo, psicologo a Vienna, venne deportato in quanto ebreo ad Auschwitz insieme a tutta la sua famiglia e fu il solo a sopravvivere. La ricerca del senso dell’esistere iniziò per lui già nel lager e forse questo lo salvò. Questo esempio ci porta anche al tema della lezione, che tratta della natura dell’uomo fra dimensione biologica e spiritualità. L’uomo e l’animale hanno in comune la capacità di adattamento anche nell’ambiente più ostile, ma gli uomini ed in particolare alcuni uomini, hanno la capacità di modificare l’ambiente modellandolo a sé. Questo nei secoli ha inciso sull’ambiente naturale rendendolo sempre più a misura d’uomo. Ciò non è sempre un bene perché ognuno trova già pronti modelli di vita a cui istintivamente si adatta ma contro cui deve anche lottare per affermare il senso della propria vita.

Il Dott. Barbruni fa spesso riferimento ad opere d’arte per esemplificare i concetti ed in questo caso è perfetto l’esempio del celebre quadro “Giacobbe che lotta con l’Angelo” di Leloir. Ma anche il celeberrimo balletto “Il Lago dei Cigni” di Tchajkovskij contiene una lettura psicologica sul dualismo fra ragione e spirito, fra giorno e notte. La notte spesso propizia i nostri sogni  e libera la nostra anima. La psicologia in greco antico significa appunto studio dell’anima. E dalla Grecia e dalla famosa tragedia di Sofocle “Edipo Re”, è tratto un classico della psicologia e cioè il complesso di Edipo. Il tabù dell’incesto è una delle poche regole comuni a tutta l’umanità ed è legato anche al tema del parricidio e dell’infanticidio pure presenti in Edipo Re. Sarebbe riduttivo pensare al codice penale, trattasi di simboli ed anche qui il significato greco “mettere insieme” ci aiuta a capire. I rapporti fra le generazioni a volte richiedono conflitti e strappi che debbono avvenire perlopiù nella nostra anima per liberarla dai condizionamenti. L’uso della ragione è necessario ma spesso non basta a risolvere i nostri problemi. Anzi il suo utilizzo eccessivo nei tempi odierni , quasi un’ipertrofia della ragione per spiegare tutto, può essere addirittura la causa del disagio psicologico. La contemplazione e l’intuizione, il fermarci a guardare e soprattutto vedere attentamente ciò che ci circonda,  possono essere invece strumenti utili per far nascere nuove idee e soluzioni da far camminare poi con una organizzazione ragionevole.

E’ possibile consultare facilmente il programma delle prossime lezioni e dei corsi tematici nel sitowww.unitresanremo.it.  

Leave a Reply