Salute: addio a psicologi ospedalieri, stop assistenza in corsia – AGI

15:26 08 APR 2013

(AGI) - Roma, 8 apr. - Nessuna attivita' di supporto e
assistenza psicologica verra' piu' fornita dagli ospedali
italiani e i circa mille psicologi ospedalieri di ruolo e gli
altrettanti che li affiancano e che lavorano con contratti a
termine spesso finanziati da associazioni di malati, cesseranno
ogni attivita'. La denuncia arriva dal Consiglio nazionale
dell'Ordine degli psicologi, da nove societa' scientifiche del
settore oltre che dalle stesse associazioni di malati, dopo che
decreto sugli "standard ospedalieri" predisposto dal Ministero
della Salute non prevede questa attivita' cancellandola quindi,
di fatto, dagli ospedali italiani.
 

Nonostante che la "svista" sia stata prontamente segnalata
dall'Ordine Nazionale degli Psicologi, nessuna marcia indietro
del Ministero. Da qui, oltre alla denuncia delle societa'
scientifiche e delle associazioni di malati, anche il lancio di
una petizione ("non cancelliamo la psicologia negli ospedali")
che ha gia' raccolto molte migliaia di firme in pochi giorni.
 
Il timore degli psicologi "e' che il provvedimento - che non ha
giustificazioni economiche - passi alla chetichella in questo
periodo di limbo della politica riportando l'Italia indietro di
trent'anni. Lo psicologo ospedaliero - viene ricordato - e'
presente in misura largamente insufficiente per assicurare
interventi adeguati ed omogenei sul territorio nazionale,
concentrati nella maggioranza dei casi - tranne qualche
eccezione - negli ospedali del centro-nord. E che l'aiuto
psicologico sia considerato molto importante dai pazienti viene
confermato dal fatto che esso sia la terza voce di spesa, dopo
badanti e farmaci non erogati dal Ssn, che i cittadini
affrontano pagando di tasca propria". Recenti ricerche
confermano queste esigenza: il vissuto e lo stress del
paziente, ad esempio, ha importanti ricadute sui processi
biologici: lo stress psicologico aumenta del 40% il tempo di
guarigione delle ferite chirurgiche, mentre una breve tecnica
antistress migliora i decorso postoperatorio con tre giorni di
degenza in meno. Tutto questo si ribalta sui costi: una
indagine su 9 milioni di cittadini USA ha mostrato come i
fattori psicologici aumentino i costi sanitari dal 30 al 170%.
 
(AGI)
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