Roma, a lezione da Garcia: «Bel gioco e psicologia»

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ROMA GARCIA – Tutti a lezione dal guru francese: Rudi Garcia è salito in cattedra per svelare i suoi segreti ai possibili avversari del futuro. Bella lezione dell’allenatore della Roma, che ha convinto i partecipanti al corso per allenatori della FIGC: «Rudi Garcia ci ha conquistato», è stato il commento unanime dei vari Panucci, Gattuso, Cristiano Zanetti, Simone Inzaghi, Giannichedda e Liverani.

OSSESSIONE - Sotto lo sguardo vigile del direttore sportivo Walter Sabatini, interrotto continuamente dalle telefonate di mercato, i futuri allenatori hanno avuto un dialogo schietto con Garcia, che ha parlato tanto di tattica. Panucci spiega a Sky: «Si è concesso parecchio ed è stato generoso d’informazioni», mentre un anonimo ha raccontato: «È ancora ossessionato dalla sconfitta con la Juve. Ci ripeteva che, se Ljajic avesse segnato in avvio, avremmo visto un’altra partita e un altro campionato». 

DIFENSORE AGGIUNTO -  Garcia ha raccontato come è nata la sua Roma, soffermandosi sulla mobilità degli attaccanti, che «Non devono mai dare punti di riferimento», e sul ruolo di De Rossi, il quale, quando gli avversari hanno palla, deve diventare il terzo difensore. «Questa è la mia idea di difesa a 3», ha spiegato, aggiungendo che, secondo lui, in Italia chi gioca con i 3 poi difende sempre a 5. 

POSSESSO PALLA -  Altro aspetto affrontato è stato quello del possesso palla, che non deve essere mai fine a se stesso: «Non bisogna solo tenere il pallone, bisogna sapere cosa farci».

PSICOLOGIA – E poi l’importanza del lavoro sulla testa: «Quando sono arrivato l’ambiente era a dir poco depresso e per prima cosa ho dovuto ricostruire l’autostima dei giocatori. Spesso capiterà anche a voi di doverlo fare, ma se riuscirete li porterete in poco tempo dalla vostra parte». E Cristiano Zanetti ha rivelato: «Abbiamo capito che crede nella sua filosofia e che ha una cura maniacale dei dettagli». 


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