REGIONALI: D’ALFONSO RISPONDE AGLI PSICOLOGI …

L'AQUILA - L'Ordine degli psicologi d'Abruzzo incontra i candidati presidenti della Regione per affrontare alcune importanti tematiche riguardanti il mondo della psicologia in Abruzzo.

All'appello degli psicologi ha risposto per primo il candidato del centrosinistra Luciano D’Alfonso; all'incontro hanno partecipato il Tancredi Di Iullo, presidente dell'Ordine degli Psicologi d'Abruzzo, i consiglieri e i candidati psicologi alle elezioni regionali Marinella Sclocco (Partito democratico), Susanna Loriga (Italia dei valori).

Il presidente Di Iullo ha brevemente illustrato l'attuale situazione della professione in Abruzzo, dove al 31 dicembre 2013 si contavano ben 2.156 iscritti.

''Un numero impressionante - ha commentato Di Iullo - se si pensa che nel 2001 erano appena 532. Su questo dato, poi, non possiamo dimenticare che incide la presenza di due facoltà di Psicologia all’interno delle Università abruzzesi di Chieti-Pescara e dell’Aquila''.

Muovendo da questi dati, il Consiglio e il presidente Di Iullo hanno invitato D'Alfonso a un confronto per fare chiarezza sia sulle norme che sui processi attuativi sulla realizzazione dell’integrazione sociosanitaria nei contesti in cui sono erogati i servizi di prevenzione, cura e riabilitazione alla persona, e dove lo psicologo, al pari delle altre professioni sanitarie, contribuisce alla costruzione della salute pubblica, sia in ambito pubblico che privato.

Come si legge in una nota, dal dibattito è emerso che "lo strumento principale per attuare un percorso di integrazione socio-sanitaria, dopo la legge regionale sulla Sanità, è la L.R. n.22 del 27/03/1998 con cui, proprio attraverso la costruzione dei ‘Piani di Zona’, lo psicologo può svolgere un ruolo professionale di coordinamento di tale percorso di integrazione sociosanitaria dei servizi alla persona, dalla nascita fino alla condizione di anziano''.

Sempre in ambito territoriale, gli psicologi hanno sollevato la questione relativa alle ‘Case della Salute’, strutture con molteplici figure sanitarie in cui siano inseriti gli psicologi al fine di integrare la sfera psicologica nel percorso di cura all’interno della moderna visione del modello bio-psico-sociale promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Di fronte a tali considerazioni, D'Alfonso ha espresso la sua personale. ''All'università ho sostenuto un esame di psicologia con un grandissimo psicanalista, Umberto Silva, il qualem, nella prima giornata, ci presentò la figura di Charlie Chaplin; Silva diceva che la società contemporanea indurrà ogni cittadino a perdere l'equilibrio, come simbolicamente perde l'equilibrio Chaplin".

"Un problema della vostra professione è però rappresentato dai tanti imbroglioni in circolazione: voi dovete organizzare delle barriere affinché ci sia una distinzione tra chi è psicologo e chi lo fa. A tal riguardo, la legislazione specifica di tutela deve essere la più rigorosa possibile e l'elemento di tutela principale, secondo me, è la formazione'', ha aggiunto l'ex sindaco di Pescara.

Nell’ambito di una riorganizzazione delle strutture sanitarie territoriali è stato poi riproposto il progetto di legge regionale per l’Istituzione della figura dello psicologo di base, per iniziativa della Sclocco, psicologa e consigliere regionale uscente e ricandidata.

Ci si è infine soffermati sulla necessità di istituire all'interno del servizio sanitario regionale, e quindi all'interno delle Asl, il servizio di psicologia: ''Per noi questo incontro è anche una sfida culturale - ha concluso il vice presidente dell'Ordine, Ulderico Cicconi - chiediamo alla politica il coraggio di fare una scelta di cultura e darci credito rispetto agli strumenti che proponiamo. La legge sullo psicologo territoriale è strategica perché proprio nella integrazione sociosanitaria si gioca questa sfida ed è lì che bisogna che lo psicologo abbia un ruolo di coordinamento, soprattutto nella lettura di certe problematiche come quelle riguardanti i minori''.

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