Recensione libro "psicologia del manager": l’ottimismo come arma …

Un libro da leggere per diventare manager di successo e affinare le proprie qualità. In "Psicologia del manager" l’autore schematizza con linguaggio semplice e
divulgativo tutto quello che serve sapere per comprendere la vita manageriale e
i meccanismi psichici legati al
mondo del management, con il fine di aiutare l’attento lettore a impegnarsi con
maggiore efficacia per ottenere risultati migliori senza entrare in crisi da
prestazione.

È un testo che pone il lettore a confrontarsi con sé stesso
alla scoperta delle sue capacità gestionali
al fine di impiegarle al meglio all’interno dell’organizzazione in cui lavora, con un
occhio alle relazioni interpersonali e alla personale crescita in equilibrio e qualità. Il testo
predilige la difesa dell’individuo e la sua personalità dinnanzi ai risultati
troppo spesso frutto di eccessivo impegno profuso nella professione a discapito
della vita, di relazioni affettive, con l’illusione che
essere vincenti si deve solamente ai successi conseguiti in ottica aziendale.

L’autore Giovanni D’Agostini, psichiatra e psicoterapeuta,
scrittore di articoli sul tema dell’organizzazione aziendale, critica i
percorsi formativi che spersonalizzano gli individui impedendo loro di crescere
spontanei e creativi e mette in guardia dal proliferare di nozioni apprese che non creano benessere
nell’individuo. Fretta, cattive abitudini, apparenza, iperattivismo sono
contrari all’immagine di un manager centrato
su di sé
, capace di affrontare tranquillamente le sfide della vita e che sa
organizzare la sua forza interiore
distribuendola nei vari impegni che ricopre con responsabilità.

Il libro punta a comunicare la visione di un manager capace e coerente con ciò che sa negli ambiti sociali e individuali, migliorando performance, qualità, equilibrio, benessere e ottimismo. Nel libro
Psicologia del manager” c’è tutta
l’intenzione di offrire strumenti che aiutino il manager a contrastare i
blocchi emotivi causa della rincorsa perenne per fronteggiare crisi continue e
cambiamenti imminenti.

L’autore suggerisce di imparare a conoscere sé stessi, cosa
succede attorno alla propria persona, gestire regole e ansie da prestazioni, individuare lo scopo
portante di ciò che si fa e gestire le risorse a disposizione. Manager di sé stessi prima e degli
altri poi si diventa attraverso un processo continuo lungo il percorso della
vita e leggere questo libro può aiutare ad iniziare a legare la propria
condotta di vita in azienda, in famiglia o in altre situazioni sociali, con la
percezione dei processi psicologici che sottendono a determinati risultati
prodotti da chi dirige e da chi è diretto, rivalutando ciascuno la propria
partecipazione e condizione di vita.

Il lettore è chiamato a rimodellare il proprio percorso di
apprendimento, l’energia profusa nei suoi impegni quotidiani, l’autostima e la
responsabilità, sviluppando ottimismo,
sicurezza interiore, credendo nelle proprie capacità auto-rigenerative,
stimolando le emozioni vivificanti che permettono di vincere nella vita.

Merito del testo è volere incuriosire il lettore nel
desiderio di approfondire le tematiche del management, concetto che riguarda
l’individuo a 360° e non solo per chi governa un’azienda. Il manager è chiamato
a dotarsi di strumenti sempre più efficaci, gestire cambiamenti e difficoltà,
impiegare bene le risorse a disposizione, e a sviluppare una visione vincente di dove vuole andare conquistando
vittorie. Ma senza perdere ogni volta pezzi di sé stesso.

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