Quando l’amore diventa un disturbo ossessivo compulsivo

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Sempre di più le cronache raccontano di femminicidi, stalking e aggressioni dovute ad amore ossessivo, ovvero un sentimento patologico e compulsivo che fa sentire legate le persone a quella che è stata per del tempo un legame affettivo. Un’ ossessione che spesso presenta risvolti violenti. Vediamo insieme come liberarsene.

Amore ossessivo, cos’è

Si può dire che pur partendo tutto da un sentimento normale e naturale nel suo svolgimento, pian piano questo legame diventa per la persona una vera e propria ossessione. Gli psichiatri sono in buona parte d’accordo che tutto dipenda in prima istanza da quello che è l’atteggiamento personale della persona ossessionata. Di solito si parte da un concetto di bassa autostima correlato alla paura di rimanere da soli e di essere abbandonati. Un amore ossessivo compulsivo di solito nasce da un intimo senso di inadeguatezza che può dipendere da molti fattori. A partire da traumi infantili fino a cocenti delusioni nella vita.

La scarsa autostima purtroppo non è solo un possibile “interruttore” dell’amore ossessivo per la psicologia, ma se caratterizzante anche l’oggetto dell’ossessione, diventa per quest’ultimo quel “collante” negativo che tiene attaccati anche se si subiscono degli abusi psicologici o fisici. Bisogna fare molta attenzione quando i suoi primi sintomi iniziano ad affacciarsi nel rapporto: estrema gelosia, attaccamento eccessivo, nevrosi.

Amore ossessivo, come liberarsene

Come liberarsi dall’amore ossessivo? Se si è oggetto dello stesso, la miglior cosa da fare, se la situazione non è ancora degenerata, è quella di proporre, magari in compagnia, un percorso d’analisi con la propria metà, al fine di non rovinare un rapporto se fino a quel momento funzionante, ed evitare spiacevoli conseguenze.

Allo stesso modo, se ci si rende conto di aver sviluppato tali sentimenti, anche e soprattutto se si tratta di un amore ossessivo non corrisposto, prima di giungere a far male all’oggetto del proprio interesse, rendersi colpevoli di stalking e femminicidi ( di solito questa patologia è purtroppo più diffusa negli uomini rispetto alle donne, N.d.R.) è bene rivolgersi immediatamente ad un professionista in psicologia che possa dare vita ad un vero e proprio percorso riabilitativo.

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