Quando l’aministratore diventa psicologo

Senza dubbio il lavoro dell’amministratore di condominio assomiglia molto spesso a quello del negoziatore. Come portare ad una decisione comune persone che, magari per principio, partono da visioni diametralmente opposte di uno stesso problema? La chiave più efficace può essere quella di sfruttare a vantaggio dell’assemblea un po’ di sana psicologia.

Ecco il motivo per cui l’ A.N.AMM.I., associazione che riunisce gli amministratori di immobili italiani, ha dato il via ad un progetto tanto utile quanto curioso; un seminario itinerante che, grazie all’aiuto di specialisti, consentirà ai partecipanti di acquisire alcune competenze di base necessarie a dirimere i più frequenti conflitti di relazione o derivanti da stress rilevati all’interno dei condomìni italiani.

Il seminario, che verrà ufficialmente inaugurato il 3 febbraio a Roma, ma proseguirà con altri appuntamenti nelle principali città italiane, insegnerà agli iscritti come far valere la propria leadership durante le assemblee di condominio, come diventare padroni delle principali tecniche di gestione dello stress e dei conflitti interpersonali, e come sfruttare a proprio vantaggio le basi della comunicazione assertiva.

Non sarà trascurato, dagli psicologi che vestiranno i panni di docenti, anche un altro aspetto fondamentale dello stress derivante dall’amministrazione di un condominio; quello personale degli amministratori stessi. Secondo i dati ricavati dall’associazione mediante interviste agli iscritti, il 15% degli amministratori di condominio ha subito ingiurie personali, anche in formula di corrispondenza anonima) legate alla propria attività lavorativa e addirittura il 60% degli amministratori si è dovuto scontrare con la gestione di reati penali compiuti negli stabili che amministrano.

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