Quando “crisi” significa “opportunità”: la resilienza psicologica

resilienza 2NAPOLI – La resilienza è la capacità di riprendersi dalle avversità, di uscirne più forti e ricchi di risorse. Lo stesso termine, in ingegneria, indica la proprietà dei metalli di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi. In psicologia, ci riferiamo ad un processo attivo di resistenza, autoriparazione e crescita in risposta a traumi improvvisi o a situazioni di stress prolungato.

La resilienza non è la semplice sopravvivenza alle difficoltà ma ha a che vedere con la possibilità di rimarginare le ferite dolorose, riappropriandosi della propria esistenza, vivendo e amando pienamente.

Molte persone pur superando i momenti di crisi restano intrappolate nel ruolo di vittime, covando sentimenti di rabbia e di recriminazione.

In questi casi è opportuno richiedere un aiuto esperto per potenziare la resilienza, per poter esperire allo stesso tempo il dolore e il coraggio, per integrare l’esperienza della crisi nella trama complessa della propria identità individuale e sociale.

Il paradosso della resilienza è che si forgia nelle avversità, nelle crisi. L’ideogramma cinese per la parola “crisi” è un simbolo composto da due segni che indicano “pericolo” ed “opportunità”.

I momenti peggiori possono diventare quelli più vantaggiosi perché offrono la possibilità di scoprire e rafforzare capacità individuali ed interpersonali mai riconosciute prima.

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