PsicoNews: Momenti di felicità

Oggi vorrei solo avvisarvi di una bella iniziativa, di carattere psicologico, organizzata dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte a Torino e in altre città del Piemonte: Momenti di Felicità, il primo festival di psicologia en plein air. Previste anche attività per i più piccoli.

Ai seguenti link le informazioni necessarie:
http://www.psicologiaonair.it/il-festival
http://www.ordinepsicologi.piemonte.it/

Questo festival non poteva che farmi riflettere sull’apertura anche italiana alla Psicologia Positiva, branca della psicologia che si occupa di benessere; se infatti la psicologia studia le cause dell’infelicità delle persone (più o meno...), perché non studiare le cause della felicità per imparare ad essere felici?

Questo è in sostanza il presupposto di M. Seligman, fondatore della psicologia positiva, che nel 1990 scrisse un libro sull’ottimismo, dando il via a tutto ciò.

Io, che proprio tanto positiva non sempre riesco ad essere, penso soprattutto ad un noto psichiatra e filosofo viennese, Viktor Frankl, il quale, deportato in diversi campi di concentramento, sopravvisse e fece di questa esperienza un pilastro del suo pensiero.

Si domandò quale fosse la differenza, a parità di condizioni, tra chi sopravviveva e chi no a questa terribile esperienza, trovando una spiegazione nella necessità di significato. Agiamo di conseguenza ad un significato che attribuiamo ad un evento. Il lavoro e la vita di Frankl è un esempio di quanto felicità e sofferenza siano le diverse facce di una stessa medaglia; la sofferenza può dare vita a prestazioni e conquiste, qualora osservata con un atteggiamento corretto, ridandole un significato.

"Essendo sopravvissuto ai lager nazisti so fino a che punto l'uomo resta libero e fino a che punto può innalzarsi al di sopra di qualsiasi condizionamento. So fino a che punto può opporsi a circostanze esteriori grazie alla forza di reazione dello spirito".

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