ISRAELE – Che i giovanissimi neopatentati, in particolare maschi, siano una delle categorie più a rischio al volante è un dato statisticamente provato e per molteplici ragioni, che vanno dalla semplice inesperienza sino all'esuberanza dovuta all'età, fattore che spinge molti ragazzi a sottovalutare il pericolo. L'introduzione di un limite di cilindrata per i neopatentati ed i costi elevatissimi delle assicurazioni – in molti casi proibitivi – per i giovani stanno lì a testimoniare i rischi che interessano questa specifica categoria di guidatori. Un nuovo studio condotto dalla Ben-Gurion University del Negev (Israele) ha recentemente dimostrato che fra i vari elementi che spronano un giovane a comportamenti scorretti al volante vi è anche la musica preferita. Lo studio, coordinato dal professor Warren Brodsky, direttore dell'Istituto Music Science Research presso l'università israeliana, e dal ricercatore Zack Slor, ha valutato il comportamento al volante di 85 ragazzi volontari, tenendo nota degli errori di calcolo, dell'aggressività, delle violazioni del codice della strada e delle distrazioni in generale nelle varie fasi di test. Questi ultimi erano suddivisi in tre doppie sessioni da 40 minuti ciascuna così formulate: due viaggi senza musica, due viaggi ascoltando musica rilassante come l'easy listening o il soft rock e due viaggi con la playlist preferita dal guidatore. Dalle statistiche è emerso che ben il 98% dei volontari – praticamente tutti – durante l'ascolto della musica favorita aveva la tendenza ad assumere almeno tre comportamenti scorretti in uno dei due viaggi; tra essi l'eccesso di velocità, la guida con una sola mano, l'errato cambio di corsia, diverse frenate mal ponderate e manovre improvvise per evitare incidenti. La statistica è scesa al 92% nei due viaggi senza musica ed incredibilmente solo al 20% quando si ascoltava musica di sottofondo rilassante. “In tutto il mondo la maggior parte dei guidatori preferisce ascoltare musica mentre è in viaggio, ed i giovani di età compresa tra i 16 anni ed i 30 anni come sottofondo di guida preferiscono il pop, il rock, la dance, l'hip-hop ed il rap”, ha sottolineato il professor Brodsky ai margini di una conferenza. “Si tratta di musica 'energica' – aggiunge lo studioso – che i giovani mettono anche ad altissimo volume a circa 120-130 decibel, influenzando sensibilmente la propria concentrazione e le varie attività di guida”. I dettagli di questo interessante studio saranno pubblicati sulla rivista specializzata Accident Analysis and Prevention”.
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