Psicologia spicciola: sganciami il reggiseno e ti dirò chi sei

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Fu Mary Phelps Jacob - a sua volta nipote del noto inventore Robert Fulton, a cui si deve il battello a vapore - ad avere la lungimiranza di brevettare l'idea del reggiseno. Correva l'anno 1912 e la ricca ereditiera mal tollerava il corsetto quindi perché non studiare un'alternativa?

In realtà, già all'epoca dei romani le donne adottavano degli accorgimenti atti a ridurre il seno in quanto gli uomini del periodo non apprezzavano i seni troppo abbondanti. Quindi esisteva una fascia di cuoio chiamata Mamillare che serviva ad appiattire, lo Strophium che sosteneva senza comprimere oppure il Cestuts, una specie di corsetto per le giunoniche amiche di Venere.

Il reggiseno ha avuto diverse funzioni nella storia, un saliscendi di performance che neanche le montagne russe: prima doveva appiattire, poi doveva enfatizzare (anni '50), negli anni '60 è stato bruciato in piazza perché simbolo di una gabbia in cui viene costretta la fisicità della donna e perché strumento per compiacere il maschio. Negli anni '70 torna slim effect e, superato il boom degli anni '80 in cui la donna in carriera rendeva aggressive pure le sue bocce strizzandole e facendole esplodere anche qual'ora non vi fosse materiale dato da Madre Natura, finalmente possiamo dire d'esser giunti all'epoca del "fai un po' come ti pare".

Del resto anche il reggiseno è moda e, l'imminente S/S 2012 in arrivo, ci dice di esibirlo, di farlo occhieggiare fuori dal vestito o, tanto per non sbagliare, prenderlo con colori fluorescenti così non ci si pensa più. Ma la cosa bella di questa nostra epoca, a nostro avviso, è proprio la totale libertà d'espressione, intimo come specchio del proprio intimo. Inoltre, facci caso, il reggiseno ti dice molto anche della personalità di chi te lo sgancia: mostrami come me lo levi e ti dirò chi sei.

L'esperto: lui ne sa a pacchi. Come una camaleontica lingua colpisce la sua preda volante, così anche lui, con un movimento impercettibile, velocissimo e preciso, porta a casa la sua vittoria e in men che non si dica ti ritrovi senza reggiseno. Di certo ne ha sganciati parecchi. Può essere che la sua prerogativa sia la velocità ad ogni costo (*sospiro*) oppure che, semplicemente, abbia in sé una sfida tutta sua, tipo "Oh, a 'sto giro c'ho messo 4 decimi in meno dell'altra volta!" del resto lo sai che agli uomini piacciono quelle robe di tempi, cronometri e Co. Il richiamo psicologico di rimando che ti dà il tipo esperto è: mettiti nelle mie mani e abbandonati. Ci penso io.

L'incerto: cioè, non è detto che vada male con lui. Si, è vero, ha cincischiato un po' ma poi, alla fine, nervosamente, ce l'ha fatta. Lui potrà stupirti in positivo oppure confermare che proprio non ce la fa. In ogni caso il rimando psicologico del tipo incerto è: non so, vediamo, potresti essere dominata o dominatrice. Lo decideremo strada facendo.

Il disorientato: ad un certo punto le sue mani si muovono a tentoni. Come durante il gioco della mosca cieca, anche lui si fa strada verso il gancio del reggiseno come se la tua schiena fosse il muro atto a dargli il senso dell'orientamento. Di certo ne avrà già sganciati nella sua vita ma lui è distratto, è fatto così, non ci pensa che ad un certo punto c'è quella fase o, comunque, preferisce che sia tu a risolverla. Se non lo anticipi, vedrai che, ad un certo punto, sarà lui stesso a scendere le braccia lungo i fianchi e guardarti con la faccia di un bimbo che vuole imparare. Il rimando psicologico del disorientato è: decisamente fai tu che è meglio e io poi mi adeguo.

Il pratico: lui è fantastico. Ci si applica mezzo secondo, le dita si aggrovigliano e ciao! Molla tutto e sai cosa fa? Te lo sfila come fosse una t-shirt. Puoi riportare seri danni alla cornea uniti a graffi dall'andamento diagonale che ti sfigurano il volto dal mento alla fronte. Il richiamo psicologico del tipo pratico è: andiamo al nocciolo della questione come farebbe un panzer, siamo mica qui a pettinar bambole.

Il reggiseno come alleato di bellezza, di autostima e di analisi psicologica. Tanti auguri, amico reggipetto.


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