Psicologia: l’esperta su incidente Svizzera, molti genitori …

Roma, 15 mar. (Adnkronos Salute) - "L'effetto identificazione dilaga tra chi ha figli in età scolare, dopo il tragico incidente stradale in Svizzera. Molti genitori diranno no alle gite scolastiche". Lo prevede Paola Vinciguerra, psicologa, e psicoterapeuta, presidente dell'Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di panico). "La morte dei 22 bambini a bordo del pullman che riportava a casa due scolaresche dopo la settimana bianca ha sconvolto tutti noi, ma lascia il segno in particolar modo sulle mamme e sui papà", spiega la Vinciguerra.

"Fortissimo è dunque l'effetto identificazione, che potrebbero avere uomini e donne che hanno figli piccoli dopo aver visto le immagini del mezzo distrutto in seguito all?incidente - aggiunge - Immagini che rimangono intrappolate nella mente di genitori particolarmente apprensivi. Perché essere vittima di uno choc a distanza è possibile. Nel momento in cui osserviamo delle immagini - spiega - e questo succede nei bambini anche per i fumetti, abbiamo una percezione reale di quel momento, come se stessimo realmente in quella situazione o fossimo quel particolare personaggio. Le risposte comportamentali di eccitazione, commozione, paura si muovono realmente dentro di noi, poiché il nostro cervello attiva risposte chimiche producendo tutta una serie di reazioni, sia emozionali sia fisiche".

Secondo la Vinciguerra, "tutto questo potrebbe portare molti genitori a impedire ai propri figli di partecipare a gite scolastiche che prevedono uno spostamento su un pullman. Comunque è l'allontanamento del figlio dalla possibilità del controllo che può scatenare importanti livelli di apprensione fino ad arrivare a sviluppare ansia. Questo stato di allarme può portare ad atteggiamenti iperprotettivi, molto dannosi - sottolinea - per la crescita dei figli. I bambini, per costruire il rapporto di fiducia con se stessi, hanno assoluto bisogno di sentire che i genitori si fidino di loro".

Insomma, è assolutamente necessario reagire a questo stato di allarme, "altrimenti rischiamo di far crescere i bambini con una visione secondo la quale vivere è pericoloso". Ma come imparare a gestire le proprie paure e ansie? Ecco alcuni consigli:

1) Ogni volta che avete un pensiero allarmante evitate di costruire un castello in aria di tutte le possibili catastrofi, controbattetelo pensando a tutto ciò che di positivo potrebbe invece portare quell'esperienza.

2) Prendete coscienza che quasi mai succede qualcosa di tragico.

3) Se quando i vostri figli sono lontani vi accorgete di dormire male perché temete una telefonata tragica in qualsiasi momento, non giustificatevi dicendo che è normale. Questo non vi permette di rendervi conto che appena perdete il controllo delle situazioni vi sentite minacciati.

4) Imparate a respirare con il diaframma; il maggior ossigeno introdotto abbasserà i livelli di adrenalina "e vi sentirete un pochino meno in pericolo specialmente se riuscite a impostare i vostri pensieri invece che su tutte le possibili catastrofi, sul fatto che i vostri figli stanno solo vivendo, e si stanno divertendo", conclude.

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