Psicologia, le nuove tecnologie riducono l’attenzione?

La nostra capacità di attenzione è più breve di quella di un pesce rosso … ecco cosa emerge da un nuovo studio condotto in Canada.


Psicologia attenzione pesce rosso

Psicologia – Per quanto tempo riusciamo a mantenere "accesa" l’attenzione? A rispondere a questa domanda ci hanno pensato gli esperti della Microsoft, che attraverso un nuovo studio sono giunti alla conclusione che, in generale, la nostra attenzione sarebbe più bassa di quella di un pesce rosso. Nello specifico, se il simpatico animaletto ha una durata media di attenzione di 9 secondi, quella umana sarebbe scesa addirittura a 8 secondi. Come se non bastasse, negli ultimi 15 anni saremmo passati dai 12 secondi di durata media dell’attenzione del 2005, agli otto del 2015. Un risultato un tantino preoccupante, non vi pare?

Per condurre la loro ricerca, gli esperti hanno esaminato tre diversi tipi di attenzione: l’attenzione sostenuta (ovvero la capacità di concentrarsi su un solo compito in maniera continuativa), l'attenzione selettiva (la capacità di rimanere concentrati anche quando si presentano delle distrazioni), e l'attenzione alternata, ovvero quella "multitasking", che conosciamo tutti ormai fin troppo bene.

Per analizzare meglio la questione, gli esperti hanno inoltre chiesto a 2.000 canadesi di partecipare a delle indagini on-line e giochi, e di sottoporsi ad un elettroencefalogramma. I ricercatori hanno dunque scoperto che un maggiore utilizzo dei dispositivi digitali ha diminuito significativamente la nostra attenzione sostenuta, ma non ha pregiudicato l’attenzione selettiva, ed ha invece migliorato la nostra attenzione alternata (quella multitasking appunto).

Questo significa che se è vero che siamo meno in grado di concentrarci su un singolo compito, il rovescio della medaglia è che siamo maggiormente in grado di svolgere più compiti contemporaneamente.

Lo studio conferma inoltre che le nuove tecnologie che hanno letteralmente invaso la nostra vita, ci hanno portati ad avere un atteggiamento di dipendenza. Circa tre quarti delle persone fra i 18 e i 24 anni avrebbero ammesso che, se non hanno nulla da fare, la prima azione che svolgono è quella di prendere in mano il cellulare. Fra le persone over 65, solo il 10% si comporta allo stesso modo.

via | Nydailynews.com

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