La sindrome di Koro è conosciuta anche come Sindrome di retrazione genitale (GRS).
Si tratta di una sindrome nella quale il sintomo principale è l'idea delirante che i propri organi genitali esterni, il pene ed i testicoli nell'uomo mentre nella donna il seno, si stiano ritirando, retraendo verso l'interno del corpo, rimpicciolendo o scomparendo del tutto.
Come conseguenza di questa incoercibile convinzione, l'individuo prova un'ansia ingestibile che può anche propagarsi ad altri persone della stessa comunità, provocando una vera e propria un'isteria di massa per cui tutti i membri di un determinato gruppo sociale inizieranno, sempre più convinti e scatenando ancora più ansia generale, a condividere l'idea delirante.
Koro è un termine malese che significa "testa di tartaruga".
Questa sindrome è stato studiato soprattutto in popolazioni del sudest asiatico e dell'Africa ma essa è stata documentata in ogni parte nel mondo, soprattutto essa è presente in culture con bassa scolarizzazione ed una fiorente cultura magico-religiosa: infatti spesso, la progressiva retrazione genitale è considerata una conseguenza del malocchio praticato da una strega o da uno stregone.
Poiché si tratta di un delirio, cercare di dimostrare al soggetto che ne soffre, attraverso l'osservazione del proprio organo sessuale e l'evidenza che esso non sta diminuendo di lunghezza o di volume non riuscirà a tranquillizzarlo, anzi il malato cercherà invece pervicacemente di dimostrare il contrario, magari confondendo la naturale reazione dell'epidermide al caldo o al freddo, che può effettivamente provocare in modo temporaneo retrazione.
L'esordio della Sindrome di Koro, è improvvisa ed i suoi sintomi più specifici, sono rappresentati da:
- percezione che forma ed il tono muscolare del pene stiano cambiando
- paura connessa della perdita della propri potenza sessuale e di diventare sterili
- paura di impazzire, di essere posseduti dagli spiriti, paura che la propria morte sia imminente, in modo simile ad un attacco di panico.
Il soggetto può giungere a sviluppare un comportamento ossessivo arrivando ad osservare e misurare continuamente i propri genitali.
Può inoltre adottare drastiche soluzioni per impedire che il pene o i capezzoli si ritraggano all'interno del corpo.
Infatti, un soggetto in preda alla Sindrome di Koro, può giungere a tirare all'esterno i suoi genitali come pene e testicoli nell'uomo ed il seno nelle donne, per poi legarli con dei fili ed uncinarli in modo che essi "rimangano esterni".
La Sindrome di Koro viene trattato generalmente con antidepressivi e ansiolitici ed a volte, in una prima fase, con antipsicotici.