Psicologia: la danza del ventre, un incentivo per l’autostima
Pubblicato il settembre 11th, 2014 da Grazia Musumeci
Una ricerca della Flinders University di Adelaide, in Australia, rivaluta di molto la danza del ventre. Nata in Oriente come gesto di seduzione e giunta in Occidente tramite film e leggende, da qualche anno in qua la danza del ventre è diventata una vera disciplina sportiva. Vuoi per il grande riavvicinamento della cultura araba, sempre più presente sul nostro territorio, vuoi per la novità dell’ultimora, sempre più donne si dedicano a questa “ginnastica” particolare.
La danza del ventre, infatti, non soltanto mantiene il corpo in forma, eliminando l’odiosa pancetta e -si dice- regalando nuova elasticità e sensibilità anche all’apparato sessuale della donna ma ha un’ottima influenza sulla parte emotiva, sulla psiche. Se già chi danza vede aumentare di molto la fiducia in se stesso e l’apprezzamento del proprio corpo, chi fa la danza del ventre raddoppia questi effetti benefici acquistando una consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità molto più profonda.
Gli australiani lo hanno verificato analizzando 112 danzatrici del ventre e confrontandole con 101 donne che sconoscevano tale danza. Le donne hanno risposto tutte a questionari-intervista sulla consapevolezza del corpo, sull’autostima, sulle impressioni ricavate dal giudizio degli altri e questo ha rivelato che effettivamente le danzatrici del ventre erano più soddisfatte di sé, più sicure e meno inclini alla depressione e all’ansia. Inoltre, paradossalmente, le danzatrici si consideravano in maniera concreta, non come oggetti sessuali ma come esseri intelligenti e poco favorevoli a “darsi via” per nulla. Al contrario, le donne che non danzavano confondevano spesso la sensualità con la leggerezza.
Tag:attività fisica, benessere, cervello
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