PSICOLOGIA: IL VALORE DEL FALLIMENTO

In un mondo veloce, frenetico e spietato come quello odierno, il fallimento è avvertito come uno spettro che aleggia su qualsiasi ricerca scientifica, spedizione esplorativa, azione manageriale, o più semplicemente nella vita di tutti i giorni, può manifestarsi con incarichi di lavoro, nell'educazione dei figli o nelle relazioni interpersonali.
Spesso quando riteniamo che qualcosa non sia andato come previsto ed abbia quindi influenzato negativamente il successo di un'azione, oltre al senso di sconfitta siamo anche attanagliati dalla frustrazione di non essere stati capaci di agire nel modo corretto, ci riteniamo insomma i responsabili dell'insuccesso. Se però ci fermiamo a riflettere, alcuni aspetti di quello che riteniamo un fallimento non possono che esserci d'aiuto a comprendere dove abbiamo sbagliato, perché, e come possiamo evitarlo la prossima volta. In sostanza, senza il pungolo di un fiasco che ci sproni a rivedere e ripensare un progetto non sarebbe possibile alcun miglioramento: ricordiamoci che questo è un concetto base del metodo scientifico!

il valore del fallimento“Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio.” scriveva il drammaturgo Samuel Beckett, mentre  Winston Churchill definiva il successo come “l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere l'entusiasmo”, perché è naturale che per arrivare ad un traguardo, ad un obiettivo, prima si facciano degli errori. Per ricordarlo basta osservare la crescita dei bambini, che per imparare a camminare devono cadere e rialzarsi un numero infinito di volte, ma camminano sempre meglio finché non cadono più: così, metaforicamente, deve avvenire per le azioni intraprese dall'intelletto umano, che si tratti di azioni finanziare, scientifiche o personali.

La parola stessa “successo” deriva dal latino succedere, venire dopo, ciò che appunto viene dopo un fallimento e la presa in coscienza di un punto da modificare per raggiungere l'obiettivo. Successo e fallimento sono indiscutibilmente legati l'uno all'altro, un concetto che molti psicologi e pedagoghi, ed ora anche scuole aziendali, cercano da sempre di far comprendere ai ragazzi e agli allievi, in modo che la paura di fallire non interferisca con l'ambizione e i progetti della persona. Il riconoscimento della propria vulnerabilità è estremamente importante, ci mette di fronte a noi stessi e ci permette di riflettere e rielaborare l'accaduto, condizione indispensabile per l'attraversamento delle proprie paure piuttosto che lo stallo in esse.

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