Psicologia. Il comportamento sessuale umano

Questo comportamento dagli aspetti così diversi può soddisfare due funzioni: quella del piacere e quella della riproduzione della specie. La sessualità umana è, prima di tutto, una condotta motivata non soltanto dalla soddisfazione di un bisogno fisiologico ma anche da un desiderio la cui soddisfazione si accompagna ad un piacere che culmina nella fase dell’orgasmo: è la funzione del piacere o funzione erotica. Il piacere biologico appartiene a tutta la serie animale. Ma nell’uomo lo sviluppo delle fasi dell’atto sessuale che sfocia nell’orgasmo è ben lontano dai meccanismi nervosi riflessi  o standardizzati dell’animale. In effetti nell’uomo la ricchezza infinita  delle associazioni corticali che si diramano negli stimoli propriamente sessuali che arrivano al cervello fa in modo che tutta la vita affettiva dell’individuo vi si trovi implicata. E’ per questo che la condotta sessuale è prima di tutto l’espressione del comportamento e del desiderio sessuale che si opera lungo le tappe dello sviluppo della personalità, vale a dire lungo il corso della vita e ne fa una funzione fragile, suscettibile di numerose variazioni normali e patologiche. Con lo sviluppo del sistema nervoso e con il conseguente sviluppo della capacità di fare fantasie, la condotta sessuale  dell’uomo si esprime assai bene sul piano dell’atto sessuale stesso, o nei suoi preliminari, sul piano del semplice sogno amoroso e infine sul piano della creazione in tutti i suoi campi. E’ in questo che la condotta sessuale di ciascuno è sempre carica degli investimenti successivi operati nel corso delle esperienze del suo sviluppo, soprattutto durante i suoi primi anni. E’ anche per questo che il ruolo dell’immaginario  e del fantastico è così potente che oltrepassa, per le sue influenze facilitatrici o inibitrici, sopratutto in patologia, le pulsioni strettamente ormonali o genitali. La sessualità dell’uomo essendo dunque anche una condotta sociale, varia con il tempo, i costumi e l’etica della società considerata. Si può così vedere che in un’epoca di rapidi cambiamenti, i comportamenti sessuali ammessi o proibiti possano essere rimessi in discussione.  Ad esempio, l’omosessualità, la masturbazione, lo scambio di partner ed altro ancora, non rivestono più gli stessi significati di qualche decennio fa. Ora le difficoltà sessuali sono per la maggior parte l’espressione di disordini profondi della personalità e la comprensione di questi disordini  deve essere intrapresa ascoltando il problema che ci viene posto con una profonda empatia. In fondo si sta confidando un qualcosa di estremamente intimo. Nel corso di questa conversazione particolarmente delicata occorre usare prudenza e rispetto totale del soggetto perchè il terapeuta si impegna in una relazione in cui le sue esperienze sessuali personali saranno del pari implicate. L’identificazione dei disordini sveglierà quelle rappresentazioni mentali e sessuali che ci appartengono che potrebbero avere riflessi sul controtransfert. Ancora oggi, il sesso e la sessualità, anche tra gli operatori, rappresenta o può rappresentare un tabù.    

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