PSICOLOGIA: EMPATIA PIU’ FACILE CON ANIMALI CHE CON EMARGINATI

(ASCA) - Roma, 16 dic - Piu' facile interessarsi delle sorti
di un cane che di quelle di un senzatetto. Alcuni individui,
secondo uno studio pubblicato sul Journal of Psychology,
avrebbero caratteristiche psicologiche che li conducono ad
una maggiore empatia con gli animali e persino con la loro
auto piuttosto che con altri esseri umani in situazioni di
svantaggio sociale, tossicodipendenti, immigrati o barboni
che siano. Il perche' e' stato scoperto dai ricercatori della
Duke University e di Princeton (Usa) studiando le risonanze
magnetiche di 100 studenti volontari che si sono sottoposti
all'esperimento: guardare immagini su uno schermo mentre
veniva monitorata l'attivita' elettrica del loro cervello.

Gli scienziati hanno scoperto che quando si osservano
immagini di individui disperati, come donne senza fissa
dimora o tossicodipendenti, le aree deputate all'empatia e
alla socialita' di alcuni dei volontari sembravano
''spegnersi'' o disconnettersi, cosa che non capita, ad
esempio, quando si guardano immagini di animali, di auto e,
fortunamente, anche di disabili. Lasana Harris, che ha
coordinato lo studio, la chiama ''percezione disumanizzata''
e potrebbe spiegare anche perche' a tutti puo' capitare di
distogliere lo sguardo dai mendicanti seduti in strada.

noe/mau/rl

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