Psicologia dell’uomo che non vuole impegnarsi

Narcisismo e incapacità di amare

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Dopo un incontro memorabile, lui “sparisce” per giorni o settimane (non si fa sentire, non risponde ai vostri sms o risponde molto freddamente restando sul vago sulla data di un prossimo incontro) per poi ricomparire all’improvviso, come se niente fosse, proprio quando eravate sul punto di cancellarlo dalla vostra rubrica del cellulare e dalla vostra vita.
E quando lui si degna di chiamarvi dopo un lungo silenzio, la rabbia che avete accumulato in questa fase di “silenzio stampa” si scioglie come neve al sole e finite per “ricaderci” contro ogni logica e buon proposito.
Se vi siete riconosciute in questa descrizione, dovete sapere che si tratta di una dinamica molto comune: anche troppe donne rimangono intrappolate in rapporti ambivalenti in cui l’amato alterna momenti di grande coinvolgimento a momenti (che con il tempo diventano sempre più frequenti) di chiusura, fuga, freddezza.
Oltre all’ambivalenza, la caratteristica distintiva di questi rapporti è la mancanza di una progettualità e di una crescita: anche se ci esce insieme da anni, il rapporto non evolve ma rimane a livello di una frequentazione casuale in cui è sempre lui a decidere i tempi e i modi dell’incontro.
Il paradosso è che nonostante queste relazioni facciano soffrire molto distaccarsene può essere veramente difficile.
In questo articolo analizzeremo brevemente alcune delle dinamiche psicologiche che scattano in un uomo che ha paura di impegnarsi.

Le ragioni di lei: l’illusione di cambiare l’ altro
Una delle ragioni che rende ad una donna un distacco difficile da un rapporto chiaramente insoddisfacente sta proprio nell’ambivalenza che contraddistingue questo tipo di relazioni.
Se lui fosse sempre freddo, scostante e insensibile (come è per la maggior parte del tempo), sarebbe facile chiudere con un rapporto che non dà altro che dolore e rifiuto.
Ma, per parafrasare la celebre canzone di Mina, “c’è di buono che la momento giusto lui è capace di diventare un altro”: capace cioè di una tenerezza, un coinvolgimento e una passionalità che portano ad un intesa quasi magica che diventa difficile da dimenticare.
L’errore che molte donne fanno è quella di legarsi ai momenti belli (ingoiando tra un incontro e l’altro colossali mancanze di rispetto) e sperando che con il tempo i momenti di intimità diventino sempre più frequenti e duraturi.
Di solito avviene l’esatto contrario: il rapporto con il tempo involve e lui si dimostra sempre più insofferente e distaccato.
Non è infrequente, infatti, che all’inizio lui fosse completamente diverso e che si dimostrasse premuroso, innamorato, desideroso di costruire qualcosa salvo poi raffreddarsi velocemente appena avete cominciato a ricambiare il suo affetto.
Di solito di fronte al comportamento ambiguo del partner, la donna commette l’errore di giustificarlo, di pensare che le sue fughe siano dovute soltanto alla paura di innamorarsi e che basti essere paziente, comprensiva, non chiedergli niente e dargli tutto perché lui superi le sue paure e si leghi.
Purtroppo questo non avviene, perché anche se lui ricevesse tutto l’amore del mondo, non si legherebbe comunque perché è incapace di stare in una relazione e di impegnarsi seriamente in un rapporto.
È bene sapere che non tutte le persone hanno la capacità di stabilire delle relazioni profonde e soddisfacenti con un altro essere umano: purtroppo, alcuni individui a causa di ferite emotive molto profonde ricevute nelle prime fasi della loro vita non hanno mai potuto sviluppare un'affettività sana.
Paradossalmente molte persone con gravi difficoltà nel vivere l’affettività, sono sotto altri aspetti realizzati e affascinanti, ma la loro capacità di amare e di costruire una relazione tenendo conto dei bisogni dell’ altro è gravemente compromessa. Questi uomini hanno gravi difficoltà con l’intimità e anche se possono avere degli slanci di passione e di tenerezza, non si legano mai in modo totale e definitivo ad una persona.
Queste difficoltà con l’ affettività sono centrali nella patologia narcisistica, una patologia che è molto comune e che si esprime nell’incapacità di amare nel senso più pieno e più autentico del termine.
Identikit dell’uomo narcisista.
È facile innamorarsi di un uomo narciso. I narcisi sono brillanti, intelligenti, spesso professionalmente affermati e al contrario di molti uomini, sanno per istinto come si corteggia una donna.
Detto in altri termini, i narcisisti sono capaci di “vendersi bene”: sono maestri nell’ arte di incantare e impressionare favorevolmente gli altri.
Dietro a questa facciata cosi allettante si nasconde però un grande vuoto interiore e profonde difficoltà con l’intimità.
Naturalmente il narcisismo non è solo appannaggio del sesso maschile: esistono anche donne narcise quanto e più degli uomini ma difficilmente in un rapporto tra una donna narcista e un uomo innamorato si verranno a creare le stesse dinamiche che nel caso inverso.
In amore le donne tendono ad essere più masochiste degli uomini: pochi uomini sarebbero disposti a perdere anni della propria vita amando incondizionatamente e ricevendo in cambio solo briciole mentre il caso contrario è molto comune.

Uomini capaci di innamoramento ma non d’amore
Come abbiamo accennato questi uomini danno il meglio di sé all’inizio della relazione.
Non di rado nei primi tempi della conoscenza lui si mostra un perfetto principe azzurro: è pieno di slanci,di attenzioni, a volte si dimostra innamoratissimo.
Gli uomini narcisisti sono capaci di innamoramenti travolgenti e di grande passione ma l’innamoramento non si trasforma mai in amore. L’amore richiede infatti la capacità di vedere l’ altro per quello che è e di accettarlo con i suoi pregi e i suoi difettied è una capacità che purtroppo i narcisisti non hanno mai sviluppato.
L’infanzia dei narcisi è stata quella di bambini viziati o persino un po’ idolatrati dai genitori ma mai amati per quello che erano veramente, ma solo per quello che potevano rappresentare agli occhi dei genitori.
In altre parole, questi bambini venivano valorizzati solo nella misura in cui rispondevano alle aspettative (spesso eccessive) dei loro genitori: non è infrequente che venisse chiesto loro di compensare i sogni non realizzati dei loro familiari, eccellendo in tutto, facendo bella figura, essendo perfetti.
Non essendo stati amati per loro stessi: i narcisisti sono a loro volta, incapaci di amarsi (malgrado possano avere apparentemente una buona autostima) e di amare.
In un rapporto di coppia questo si traduce nell’incapacità di accettare le piccole debolezze e i difetti della partner che per essere amata deve adeguarsi agli ideali di perfezione del narcisista. A volte basta un insignificante difetto fisico per mettere in fuga un narcisista: una piccola trascuratezza come mangiarsi le unghie può provocare nel narciso un sentimento di repulsione verso la partner che lo spinge a dubitare del suo innamoramento.
Nella fase dell’innamoramento, di solito non ci sono problemi: la partner non è visto per quella è che veramente ma idealizzata. Lei viene messa su un piedestallo e venerata come la donna più interessante, speciale, affascinante di questa terra ma quando ci si conosce un po’ meglio e quindi i limiti umani dell’altra cominciano ad apparire, la partner perde all’improvviso tutto il suo fascino e cade dal piedestallo in cui è stata collocata.
Un mio conoscente narcisista parlando della donna che aveva deciso di sposare mi disse entusiasta: “Ho trovato il meglio del meglio del meglio”.., non mi stupì sapere che dopo qualche mese di matrimonio si era già disinnamorato della moglie per innamorarsi follemente di un’altra donna che era “meglio” della precedente.

Alla continua ricerca del meglio
In amore gli uomini narcisisti sono incapaci di accontentarsi: o si sentono follemente innamorati o il rapporto non vale niente e deve essere concluso all’improvviso (oppure portato avanti senza entusiasmo finchè non compare un’altra donna più interessante).
Il problema dei narcisisti è che hanno delle aspettative di perfezione esagerate verso se stessi, gli altri e verso il rapporto di coppia che li portano verso uno stato di insoddisfazione cronica.
Anche un rapporto di coppia gratificante verrà giudicato deludente perché non può reggere il confronto con la relazione fatta di complicità assoluta, di passione folle, di emozione travolgente che il narcisista sogna di incontrare. In amore i narcisisti non sopportano la monotonia e la routine: tutto deve essere magico ed eccitante come agli inizi.
Quando il rapporto si consolida e l’ esaltazione iniziale si stempera, come è nell’ordine naturale delle cose, il narcisista comincia ad annoiarsi e a chiedersi: “E’ tutto qui?”.
Spesso resta nella relazione, perché la solitudine gli fa paura, ma non fa nulla per migliorarla e comincia invece a guardarsi in giro alla ricerca di una partner migliore.
Le fughe del narcisista sono spesso motivate dal fatto che ha conosciuto altre donne ma anche quando la motivazione non è quella del tradimento, la fuga del narcisista è spesso dovuta al bisogno di creare una distanza nella relazione.
La relazione deve restare sempre provvisoria perché il narciso non vuole sentirsi imprigionato in una relazione che gli potrebbe precludere l’incontro con il suo Vero Amore ( che non è mai la donna che hanno accanto, considerata troppo imperfetta e banale).
Un mio conoscente narciso, sulla soglia dei quarant’anni, non riusciva a decidersi a sposare la sua fidanzata con cui stava da anni. Il suo dubbio era: ”Con lei sto bene, ma che cosa faccio se poi ne trovo una migliore?”.
La certezza che il meglio debba ancora arrivare in un futuro immaginato pieno di potenzialità ( in contrasto con un presente mediocre) e la tendenza a svalutare quello che si ha è profondamente incisa nella psiche dei narcisisti e rende loro difficile impegnarsi seriamente in un rapporto.

Il tradimento è sempre dietro l’angolo
Non sempre i narcisi tradiscono, però il tradimento è nelle loro corde.
Tradiscono perché dentro di sé sentono un vuoto e hanno un bisogno di forti emozioni per sentirsi vivi. Tradiscono perché nonostante l’apparente sicurezza, la loro autostima è fragile e hanno bisogno di continue conferme.
Tradiscono perché non sono mai contenti di quello che hanno per cui non vogliono precludersi altre possibilità.
Ma anche quando sono fedeli non si concedono mai totalmente alla persona con cui stanno: dentro di sé mantengono un angolino inaccessibile e si riservano il diritto di avere una via di fuga quando la relazione dovesse diventare troppo monotona o se capitasse loro un occasione più appetibile.
Un periodo particolarmente a rischio per i tradimenti è la mezza età: invecchiare è difficile per tutti ma per il narciso accettare l’invecchiamento è particolarmente doloroso. La paura del declino fisico e sessuale porta il narcisista al ricercare un numero maggiore di conferme, evitando le coetanee (il cui invecchiamento è vissuto come lo specchio del loro) e cercando di conquistare donne sempre più giovani e belle.

Il fascino della conquista
Anche se molti narcisti possono essere convinti di cercare un rapporto duraturo, quello che li motiva veramente è l’eccitazione degli inizi, l’adrenalina della conquista.
Un mio amico narcisista è un maestro nell’arte della corteggiamento (salvo poi annoiarsi rapidamente delle donne che ha sedotto) mi ha confessato che resta in una relazione fintanto che sente di avere qualcosa da conquistare.
In altre parole riesce a mantenere il suo interesse solo una donna che si dimostra indipendente e inaccessibile. I narcisisti si annoiano facilmente quando le cose vanno bene e tendono a svalutare la compagna che hanno accanto ma se lei stanca del comportamento di lui, lo lascia e comincia ad uscire con altri, ridiventa ai suoi occhi improvvisamente desiderabile. La “preda” fugge e l’eccitante gioco della conquista (e della competizione con altri uomini) può cominciare di nuovo.

Pretendono molto e danno poco
In una relazione sana ciascuno dei due partner cerca di rendere felice l’altro ma la relazione con un narcisista rischia di essere una relazione a senso unico: senza accorgersene lui chiede molto ma in cambio dà pochissimo.
Per esempio, non è infrequente che lui pur avendo altre storie e non potendo garantire né una progettualità né un impegno, esiga da lei una dedizione e una fedeltà adamantina.
Centrato su se stesso e incapace di compromesso, il narcisista si aspetta che la sua donna si adegui di buon grado ai suoi umori, alle sue assenze, ai suoi impegni e ai suoi hobby che sono sempre prioritari rispetto alla vita di coppia.
La relazione viene modellata sulle esigenze di lui mentre le esigenze di lei verranno ignorate.
Incapace di empatia, il narcista non riesce a comprendere i bisogni della partner ma vivrà le richieste di lei come una coercizione, un tentativo di manipolarlo e di cambiarlo.
Un narciso sente di perdere se stesso se viene incontro alle richieste anche piccole della sua partner.
Decidere in anticipo quando vedersi, passare più tempo insieme, telefonare tra un appuntamento e l ‘altro? La tipica risposta del narcisista sarà: “Sono fatto cosi prendere o lasciare” e questa risposta in realtà sottende: “Non mi ami perché se mi amassi veramente, mi accetteresti per quello che sono e non mi creeresti delle difficoltà, chiedendomi di fare delle cose che non ho voglia di fare”.

Non si lasciano mai conoscere fino in fondo
Nel rapporto di coppia i narcisisti oscillano fra la fusione con l’altro e la fuga, alternando momenti di grande tenerezza e passione a periodi in cui spariscono o sono freddi e irraggiungibili.
La motivazione di questo comportamento ambivalente sta nel fatto che il narcisista allo stesso tempo desidera e teme l’amore. I narcisisti desiderano la vicinanza e l’intimità di una relazione amorosa ma allo stesso tempo non riescono a tollerarla : l’intimità suscita un sentimento di oppressione, di ansia , di perdita della propria libertà che scatena nel narcista un potente desiderio di fuga.
La relazione viene vissuta a livello inconscio come una limitazione, come la perdita dei confini del sé per cadere preda del potere dell’altro.
A causa di profonde ferite infantili, i narcisisti non sono in grado di fidarsi dell’altro, neanche se l’ altro è una donna innamorata che farebbe tutto per loro.
Incapaci di darsi all’altro, i narcisisti non si fanno mai conoscere fino in fondo ma preferiscono mantenere un immagine vincente e superficiale: essi sentono che se si mostrano vulnerabili, l’altro potrebbe farli a pezzi.
Questo timore dell’intimità fa sì che la relazione non cresca e non diventi mai una relazione autentica.

Come uscire dalla relazione con un narcisista
Il primo passo per uscire dalla relazione con un narcisista è vederlo ( e accettarlo) per quello che è realmente. Molte donne non sono innamorate dell’uomo che hanno accanto ma sono innamorate dell’uomo che potrebbe diventare quando sarà finalmente conquistato e innamorato.
Altre hanno di lui una visione parziale: vogliono vedere solo la parte bella che emerge nei momenti di intimità, negando la parte in ombra che è quella prevalente.
Certo lui è l’uomo dolce e passionale degli incontro romantici ma è anche l’uomo che svanisce quando abbiamo bisogno di lui, l’uomo che urta i nostri sentimenti flirtando con altre, ecc…
In sostanza, per uscire dalla relazione con il narcisista bisogna rinunciare all’illusione di cambiarlo.
Il narcisista scappa perché scappare fa parte della sua natura ( a questo proposito consiglio a tutte la lettura del libro: ”Ho sposato un narciso” che analizza in modo magistrale il comportamento del narcisista nel rapporto di coppia).
Se si sta in una relazione con narcisista bisogna sapere che ogni momento di intimità sarà seguito da una fuga fisica o emotiva e che la relazione verrà sempre messa in discussione.
Stare in coppia con un narcisista (ovviamente ricordiamo che ci sono vari livelli di gravità del disturbo) significa mettere in conto che ogni momento di dolcezza sarà pagato con un corrispettivo di freddezza, indifferenza o peggio ancora odio. Siete veramente disposte a pagare questo prezzo?
Un errore che le donne fanno comunemente è quello di negare con se stesse la sofferenza che provano nella relazione, cercando di convincersi che in fondo “gli va bene così.” Ho sentito anche troppe volte il famoso discorso: “Mi godo i momenti belli e sto con lui fin tanto che non trovo qualcuno di meglio”.
Raramente questo discorso è sincero: in una relazione non è possibile prendersi solo il bello, si prende tutto della persona con cui si sta, compresi gli aspetti problematici.
Soltanto facendo un onesto bilancio della relazione per quella che è al momento presente, senza aggrapparsi all’illusione di un improvabile cambiamento, si può capire se valga la pena di restare o di cercare una relazione meno problematica.
http://www.italiasalute.it/Psicologia.asp

Anna Zanon
03/01/2014

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