PSICOLOGIA DEI MONDIALI, ECCO PERCHE’ RENDONO GLI …

PSICOLOGIA DEI MONDIALI, ECCO PERCHE’ RENDONO GLI ITALIANI PIU’ VITALI

(9Colonne) -

In un mondo in cui gli abbracci sono sostituiti dalle faccette gaudenti di whatsapp e gli entusiasmi dai "mi piace", i mondiali di calcio rappresentano uno degli ultimi grandi eventi emozionali di massa in grado di sintonizzare e sincronizzare le emozioni delle persone.

LA SPIEGAZIONE DEL NEUROLOGO - Ma cosa avviene nella nostra testa? Cosa è che innesca tali meccanismi? "Il primo aspetto è l'attesa dell'evento - spiega Piero Barbanti, responsabile del Centro per la diagnosi e la cura delle cefalee e del dolore dell'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma -, che vuol dire motivazione ed energia. Il sistema vegetativo, il nostro ministro degli interni, indirizza progressivamente la vita viscerale dal tram tram quotidiano verso l'inquietudine, tramite una attivazione simpatica adrenergica. Il risultato è una sensazione di maggiore vitalità".

VINCIAMO O PERDIAMO? - "Poi c'è la partita, e dunque il senso del rischio - prosegue il neurologo -. E' questo l'elemento eccitante per il tifoso, non il conseguimento del risultato finale. E' dimostrato che il 'piacere per la ricompensa' (reward) è elevatissimo nelle condizioni di massimo rischio (cioè il soggetto non sa se vincerà o perderà) e minimo nelle condizioni estreme (quando sa di aver perso o di avere vinto)". E' un meccanismo che coinvolge la dopamina e una serie di circuiti che vanno dalla corteccia cerebrale (area che solitamente fa da freno agli impulsi) a nuclei profondi come lo striato ventrale e l'accumbens.

UN’OCCASIONE DI SOCIALITA’ - "Ma è indiscutibile che i mondiali costituiscono un'occasione irripetibile di socialità e felicità collettiva in un mondo in cui accostiamo ma non amalgamiamo con l'altro le nostre esperienze emotive - conclude Barbanti - che definisce anche la competizione "una positiva ondata di stress". Nell'attesa che il 13 luglio il cielo sia di nuovo azzurro su Rio de Janeiro. (Red – 19 giu)

(© 9Colonne - citare la fonte)

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