Primi giorni di scuola? Fai così…

Con la consulenza della dott.ssa Cecilia Gioia, psicologa e psicoterapeuta

 

Il passaggio dalla scuola materna alla scuola elementare rappresenta nel percorso di crescita di un bambino una fase importante. Mettere da parte per un po’ giochi e balocchi e far spazio a penne, libri e quaderni non è semplice. Cambiano abitudini, ritmi e tempi: un ambiente che ancora non conosce da esplorare, la nuova scuola, persone ancora poco familiari, nuovi compagni e insegnanti,  e poi  la vita in classe da affrontare lontano da mamma e papà.   

Può accadere così che i primi giorni tra i banchi, vissuti dagli altri compagni di scuola come un’avventura entusiasmante all’insegna della curiosità, diventino per il nostro piccolo un vero e proprio incubo e il distacco  una vera e propria impresa.

Prima di andare a scuola il bambino urla e protesta. Quando è in classe, piange, chiede continuamente di noi e difficilmente sembra adattarsi a questa nuova esperienza.

“L’ingresso alla scuola elementare - ci spiega la dottoressa Cecilia Gioia, psicologa e psicoterapeuta -  coinvolge il bambino e i genitori in un momento estremamente delicato che segna l’abbandono della fase del gioco e un significativo passaggio di autonomia.

Il genitore - ci spiega la psicologa - deve fornire un ambiente rassicurante che permetta al bambino di sintonizzarsi ed esprimere le sue emozioni rispetto a questa nuova avventura. Gioia, paura, ansia, curiosità accompagnano questo delicato passaggio e necessitano di essere riconosciute dal bambino e accolte” .

Ma in che modo? E quali sono le strategie giuste per risolvere i piccoli problemi dei primi giorni di scuola? Scopriamolo insieme con l’aiuto dell’esperta.

 

 

Le mosse giuste

 

Condivisione:

 “I genitori – ci spiega la dottoressa Gioia - possono condividere le emozioni dei primi giorni col bambino, magari raccontando il loro primo giorno. I genitori, dal punto di vista pratico, possono sostenere il piccolo in questa fase di responsabilizzazione e di crescita attraverso piccole azioni funzionali per aiutarlo nei primi giorni. La cura del materiale scolastico (lo zaino, i vestiti), il rispetto degli orari, l’ascolto degli insegnanti stabiliscono una routine che da sicurezza, perché occasione di confronto e di accudimento, utile per condividere il reciproco vissuto emotivo”. 

 

Ascolto:

 “Un buon strumento rispetto a questo delicato passaggio è l’ascolto attivo e partecipe delle emozioni del nostro bambino, che spesso si mescolano alle nostre. Ansia, speranza, fiducia e paura accompagnano i primi giorni di scuola di noi genitori e possono condizionarci in alcune scelte non sempre “utili” ai fini dell’inserimento. Ritagliamo degli spazi e dei tempi per raccontare ai nostri figli il nostro stato d’animo, promuoviamo l’autostima inviando messaggi di fiducia nelle loro capacità, accogliamo le loro paure e difficoltà, sospendiamo il giudizio ed evitiamo soprattutto di dare “buoni consigli”, ma promuoviamo in lui strategie di problem solving”. 

 


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