Presentazione del volume "Il Cancro come espressione dell’Ombra"

Mercoledì 8 aprile, alle ore 18 nella saletta della Biblioteca regionale di Aosta, si tiene la presentazione del libro “Il Cancro come espressione dell’Ombra. Dialogare con la propria parte oscura in un percorso di individuazione e integrazione”, scritto da Christina Sanson e pubblicato dalla casa editrice "Sorbello" di Millesimo (Savona).
Interverranno Maurizio Gasseau, Professore di Psicologia Dinamica all’Università della Valle d’Aosta, Salvatore Luberto ed Egle Barocco, rispettivamente Presidente e Coordinatrice dell’assistenza e dei volontari della "Lega Italiana contro la lotta contro i tumori - Lilt" sezione Valle d’Aosta.

L’autrice offre una lettura della malattia oncologica alla luce degli studi della psicologia analitica di Jung e di una dimensione dell’Ombra, la parte oscura della psiche spesso non riconosciuta e accettata, aprendosi a una riflessione sulla possibile concausa psicologica nell’insorgenza della patologia neoplastica, attraverso le testimonianze di chi ha vissuto l’esperienza come paziente e le interviste con le figure professionali che operano in questo specifico ambito.
In particolare, come si legge nella prefazione, il testo apre nuove frontiere alla comprensione della sofferenza del malato di cancro e al suo accompagnamento psicologico, durante il progetto di cura, cercando di portare a una significazione di senso alla crisi del paziente, dove il tumore può essere il segnale di una frattura esistenziale con la propria parte oscura, con cui è necessario dialogare.
Nell’occasione, la Casa editrice ha deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita del volume alla "Lilt" per le attività promosse dall’Associazione sul territorio valdostano.

Nata e cresciuta a Stoccolma, valdostana di adozione, Christina Sanson è psicologa e pedagogista clinica, nonché giornalista. L’autrice vive e lavora a Milano. La vita personale e professionale dell’autrice è caratterizzata essenzialmente da due momenti: il primo dedicato alla comunicazione e al giornalismo, per oltre vent’anni; l’altro, più recente, alla psicologia e, in particolare, al campo oncologico, in una visione olistica del progetto di cura. Due percorsi non divergenti, ma intrecciati da un bagaglio esperienziale trentennale maturato nell’ambito del volontariato socio-sanitario e di cui due terzi impegnati nel sostegno alle persone con vissuto di cancro.
È membro della Società Italiana di Psico-Oncologia-SIPO e della International Psycho-Oncology Society-IPOS.

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