La scorsa notte Giusy Cristiano, la studentessa che, alla vigilia del voto per le regionale, aveva lanciato lo slogan provocatorio “Io non voto” posando seminuda in una foto e stata insultata e presa a calci e pugni. La ragazza vittima di una vera è propria aggressione ha sporto denuncia ai carabinieri
Napoli, 1 giugno – Brutta disavventura per Giusy Cristiano, la studentessa in psicologia originaria di Caserta ma napoletana d’adozione, che alla vigilia della tornata elettorale per le regionali in Campania è apparsa senza veli, in tutta la sua prorompente fisicità , su una foto posando affianco ad una scritta provocatoria: “Io non voto” (vai all’articolo). La giovane 28enne, la scorsa notte, è stata insultata e malmenata mentre stava rientrando a casa.
Erano circa le 2,30 quando Giusy si trovava nei pressi della sua abitazione in provincia di Caserta ed è stata avvicinata da una auto con a bordo 3 persone, due uomini e una donna; quest’ultima ha iniziato ad inveire contro la ragazza insultandola pesantemente e a picchiarla con calci e pugni. Una vera e propria aggressione che ha costretto la giovane casertana a recarsi al più vicino pronto soccorso per le cure mediche e a sporgere denuncia presso la locale stazione dei carabinieri.
Ora Giusy porta sul suo corpo i segni di questa violenza gratuita ma è sopratutto nell’animo che è rimasta profondamente ferita, come lei stessa sottolinea: “Oltre alle percosse che mi hanno procurato escoriazioni in varie parti del corpo a ferirmi sono stati gli insulti, dicendomi di fare la donna di strada piuttosto che interessarmi alla politica” – e aggiunge – “Non mi pento di quello che ho fatto”.
La giovane studentessa inoltre precisa che lo slogan provocatorio dai lei lanciato, a pochi giorni dal voto, non era un messaggio volto ad invogliare le persone a disertare le urne ma al contrario a smuovere le coscienze degli elettori. Con lo slogan “Io non voto” in realtà Giusy intendeva suggerire di dare bene la propria preferenza e sopratutto di preferire una classe politica nuova.
Molto probabilmente l’immagine che ritraeva Giusy nella sua statuaria bellezza non è stata gradita da qualcuno anche se è evidente che si tratta di un modo ironico di esporsi. In ogni caso l’aggressione fisica è verbale subita da Giusy  è un gesto da condannare a cui non è possibile trovare alcun tipo di giustificazione.
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