Pensare bene per vivere bene: curarsi con la maieutica socratica

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Oggi, in Italia i consulenti filosofici professionisti sono 400 (una pratica che esiste dal 1981), mentre i "philosophical counselors" negli Stati Uniti sono 300
26 luglio 2012

Psicologo o filosofo? A Corigliano dOtranto stato aperto uno sportello comunale allinsegna della filosofia e del pensiero fondato sul dialogo socratico. Ma polemica con gli psicologi, che accusano i filosofi di praticare una terapia per la quale non sono abilitati

di Maria Grazia Panasci

500 abitanti su 6mila hanno usufruito, da settembre scorso, della consulenza filosofica dello sportello comunale di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce. Allo sportello, istituito con delibera del Comune nel cuore della “Magna Grecia”, si parla di Socrate e della sua maieutica con la filosofa comunale Graziella Lupo, promotrice dell’iniziativa insieme al sindaco Ada Fiore, anche lei filosofa.

La consulente, già dipendente comunale, non costa nulla. E si parla dei propri problemi seguendo una pratica dialogica di tipo socratico, con domande e risposte. Ma, anche se gli intenti dei filosofi sono abbastanza chiari (“non offriamo un servizio psicologico o di counselor, non lavoriamo sull’autobiografia o sulle emozioni ma solo sulle idee, per sollevare le questioni individuali a livello generale  e far apparire più leggere le difficoltà”), l’Ordine degli psicologi ha mandato una lettera al sindaco, in cui viene definito abusivo l’operato del filosofo.

Eppure non è la prima esperienza di questo genere: in periodi diversi se ne sono aperti a Torino, Bologna, Firenze, Roma, Trieste, Verona; all’estero in Germania, Francia, Svizzera, Olanda, Austria, Israele, Norvegia, Stati Uniti. La consulenza filosofica è nata in Germania 30 anni fa con Gerd B. Achenbach, che ha recuperato il ruolo pubblico e pratico della filosofia nell’antica Grecia. Oggi, in Italia i consulenti filosofici professionisti sono 400 (una pratica che esiste dal 1981), mentre i philosophical counselors negli Stati Uniti sono 300.

Per cercare di fare chiarezza, abbiamo chiesto un parere anche ai nostri rappresentanti dei due settori.

“Un’iniziativa lodevole – ci risponde Donatella Di Cesare, ordinario di Filosofia teoretica alla “Sapienza” di Roma - che potrebbe inaugurare una nuova tendenza in Italia. Gli sportelli filosofici in Germania esistono da più di vent’anni, funzionano molto bene e rispondono al bisogno di parlare dei  propri disagi, all’interno di un dialogo che Graziella Lupo ha strutturato sull’ottimo modello socratico. Oggi viviamo una situazione di disgregazione sociale e umana, dove si rischia di fare di ogni disagio una malattia, anziché ricondurre tale inadeguatezza a un determinato contesto sociale ed economico”.

“Esperienza interessante e costruttiva - aggiunge la prof.ssa Maria Carta, psicologa clinica al Policlinico Umberto I di Roma. “Il pensiero filosofico esiste da secoli: al cogito ergo sum si è agganciata la psicologia e, allo stesso modo, la filosofia può agganciarsi alla psicologia, sempre nel rispetto del proprio ruolo. Quello che è importante è fare chiarezza sugli intenti per non creare delle aspettative, ma credo che i filosofi abbiano ben delineato i loro ambiti”.

Non la pensa così il prof. Mario Fioravanti, collega della prof.ssa Carta presso l’Umberto I: “Il counseling filosofico (un movimento a diffusione internazionale originato nell’ambito della filosofia pratica, che prevede l’applicazione nella vita quotidiana della filosofia) si inserisce in una situazione che è già conflittuale e confusa tra counseling e psicoterapia. E c’è il sospetto che si voglia entrare in un mercato fortemente regolamentato ma anche saturo dal punto di vista commerciale, qual è quello della psicoterapia”.

 

 

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