Occorre rimanere saldi coi nervi per fare i soccorritori, a lezione di …

TERMOLI. Si è discusso di psicologia del conducente e psicologia del soccorritore nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio presso la sede della Misericordia di Termoli in via Biferno.

All’incontro, organizzato dal Governatore della Misericordia, Romeo Faletra, e nato con l’intento di dare un aiuto e un sostegno psicologico a chi, tutti i giorni, affronta le difficoltà del soccorso che comporta il lavorare nelle “professioni di aiuto”, hanno partecipato Carlo Virgilio e Paolo Panichella.

Il primo ha trattato i temi legati alla guida dei veicoli di emergenza e come far sì che gli organi sensoriali e di funzione possano assorbire quello che succede “quando il cervello è costretto ad elaborare dei dati in ingresso – è stato affermato nel corso dell’incontro – le sorgenti fisiche – ha affermato ancora Virgilio – creano delle variazioni di intensità che non vengono recepite dall’occhio e per questo motivo è importante verificare come il cervello riesca a valutare, per esempio, la distanza e il movimento di altri veicoli quando si è in una fase di sorpasso”. Paolo Panichella, invece, ha trattato il lato psicologico che si innesca in “tutti coloro che portano a termine delle professioni di aiuto”. Sotto la lente sono andate a finire il trattamento del disturbo da stress post-traumatico acuto. “Esistono dei sintomi, sia emotivi che comportamentali, che diventano dei veri e propri campanelli di allarme”.

Tra questi la carenza dell’appetito, stati di rabbia e dolori che non siano direttamente collegati a una causa fisica. “Il soggetto che entra a contatto con questi sintomi – ha affermato ancora Panichella – può effettuare a quel punto delle manovre di rilassamento o di respirazione. Ci sono delle tecniche – ha concluso – che servono proprio per alleviare gli stati connessi allo stress post-traumatico”. Si tratta del primo incontro organizzato dalla Misericordia per i suoi volontari.

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