NUOVO PRESIDENTE FONDAZIONE MARIO TOBINO

È Pietro Pietrini il nuovo presidente della Fondazione Mario Tobino

“Intendo lavorare perché Lucca diventi un centro internazionale di riflessione sul futuro

“Intendo lavorare perché, a breve-medio periodo, Lucca diventi un centro

internazionale di riflessione sul futuro della psichiatria”. Così Pietro Pietrini,

all’indomani della nomina a presidente della Fondazione Mario Tobino. Da poco

direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca, e dopo una lunga esperienza di ricerca e

insegnamento in ambito psichiatrico all’Università di Pisa e negli Stati Uniti, Pietrini

arriva oggi alla presidenza della Fondazione dedicata al medico-scrittore, che, per oltre 40

anni, ha lavorato all’ospedale psichiatrico di Maggiano dove ha composto le sue opere più

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Pisa come allievo interno

della Scuola Superiore Sant’Anna, Pietrini ha frequentato la Clinica Psichiatrica

dell’Università dove ha conseguito la specializzazione in Psichiatria sotto la guida di Pietro

Sarteschi e di Mario Guazzelli. Nel 1989 Pietrini si è trasferito negli USA, dove ha lavorato

per oltre 10 anni nel Laboratorio di Neuroscienze e successivamente nella Sezione di

Neuroscienze Cognitive dei National Institutes of Health (NIH) di Bethesda (Maryland)

dedicandosi allo studio delle basi cerebrali delle attività mentali nell’uomo in condizioni di

salute e in presenza di patologie psichiatriche. In particolare si è occupato della malattia di

Alzheimer e delle demenze fronto-temporali, del disturbo ossessivo-compulsivo e dei

disturbi d’ansia e dell’umore. Dal 2000 al 2012 ha diretto l’unità operativa di Biochimica

clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa, dal 2012 allo scorso novembre è

stato direttore dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica sempre nella stessa azienda e

presidente del corso di laurea in Psicologia Clinica. Pietrini vanta una lunga esperienza

nella psichiatria forense ed è socio fondatore della Società Italiana di NeuroEtica.

“La mia nomina – è il commento del neo-presidente – non è un titolo onorario. Intendo

sviluppare appieno i ruoli istituzionali della Fondazione, dalla psichiatria fino alla

cultura. Mario Tobino ha vissuto un’esperienza unica, testimone delle diverse epoche della

psichiatria”.

“Prima della metà del Novecento, la psichiatria non aveva mezzi per agire sulla malattia,

se non contenendo i rischi che essa comportava per la società – prosegue Pietrini -. Negli

ultimi decenni la psichiatria è passata dalla mera segregazione del paziente alla sua cura,

fino ad arrivare oggi alla possibilità sempre maggiore di reintegrare il malato nella

società. Ed è proprio questo aspetto che desidero approfondire. Questo processo passa

prima di tutto attraverso un cambiamento culturale. Intorno alla malattia mentale,

infatti, ci sono ancora stigma e pregiudizio. La malattia mentale non è una colpa né un

reato né tantomeno una scelta. E’ una malattia come lo sono la polmonite o il diabete.

Negare la malattia mentale porta a non curare il malato con effetti spesso disastrosi per il

paziente e per la società”.

“Scopo della Fondazione Mario Tobino diventa quindi lavorare sui riflessi sociali del

disturbo mentale e offrire strumenti culturali, formativi e divulgativi, complementari a

quelli del servizio pubblico, dando spazio a una ricerca psichiatrica che si muove nel

sociale per porre rimedio al disagio mentale con interventi che non siano solo

trattamenti farmacologici, ma integrati”.

Quale rapporto tra il ruolo di direttore della Scuola IMT Alti Studi Lucca e di presidente

della Fondazione Mario Tobino? “Ricoprire questi ruoli mi offre la possibilità di dare un

respiro più ampio all’attività di ricerca di base e clinica e di contribuire alla sua

internazionalizzazione, operando nel senso di una complementarità tra discipline diverse

e con un approccio innovativo in ambiti che possono sembrare di nicchia”.

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