Monti: "Fisco? La psicologia è cambiata"

Roma, 21 febbraio 2012 - Il premier Mario Monti durante la conferenza stampa al termine dell’Ecofin tocca in pratica tutti i punti della crisi economica italiana e della zona euro.
 

GRECIA - L’accordo dell’Eurogruppo su nuovi aiuti alla Grecia è “un risultato importante anche perché toglie i rischi immediati di contagio” della crisi debitoria nell’area euro.

SPREAD E BORSE - A livello di titoli di Stato c’è stata una reazione positiva sui mercati all’accordo dell’Eurogruppo su nuovi aiuti alla Grecia. Guardando allo spread tra tassi dei Btp e dei Bund tedeschi “mi sembra che sia sceso benino anche oggi”, ha affermato Mario Monti.
Quanto alla reazione delle Borse, che invece hanno segnato cali “le Borse sono importanti ma non sono mai stato persuaso che dobbiamo leggere” il loro andamento quale “pronostico” sull’efficacia delle decisioni di politica economica.

LOTTA ALL'EVASIONE - Forse al Consiglio dei ministri di venerdì si potrebbe procedere all’istituzione di “un fondo in cui far confluire i ricavi della lotta all’evasione” in attesa di decidere come utilizzarli, ha detto Monti.
Non è detto” che si debba aspettare il 2014 per avere provvedimenti che possano cominciare a far tornare il “sorriso” tra gli italiani nei riguardi del fisco. Il 2013 è l’anno su cui l’Italia si è impegnata a riportare il bilancio in pareggio ma “il pareggio si può conseguire con varie combinazioni di entrate e di uscite”, ha affermato il premier Mario Monti  spiegando che al consiglio dei ministri di venerdì ci sarà “una importante serie di misure di semplificazione fiscale”.

Per contabilizzare i dati sul gettito dalla lotta all’evasione “bisogna spettare un momento”. Tuttavia, ha spiegato ancora Monti, sempre al Cdm di venerdì si potrebbe procedere all’istituzione di “un fondo in cui far confluire i ricavi della lotta all’evasione” in attesa di decidere come utilizzarli.

NESSUN CONDONO - La linea del governo Monti nell’ambito della lotta all’evasione fiscale è ‘nessun condono’, ha confermato il premier. Sulla lotta alla “grande evasione fiscale - ha sottolineato Monti - credo che stiamo già facendo qualcosa oggi. Per la grande evasione fiscale relativa alla componente svizzera stiamo valutando. La nostra linea - ha ribadito - è che ai condoni non vogliamo proprio pensare”.

A tale riguardo Monti ha ricordato lo stop all’emendamento parlamentare che introduceva l’eliminazione delle ammende date sostanzialmente a quasi tutti i partiti per le affissioni fuori norma dei manifesti elettorali: “abbiamo grande rispetto per il Parlamento - ha rimarcato - ma non ci siamo sentiti di avallare una cosa di questo genere che combinava la violazione del nostro principio di ‘no’ ai condoni e di un altro principio elementare: è questo il momento di fare un condono solo, farlo per i nostri partiti, e farlo in chiave anti ecologica. Scegliamo i requisiti negativi che una cosa può avere e questa li aveva tutti”, ha concluso.

PSICOLOGIA CAMBIATA - Sul fisco in Italia ha iniziato a manifestarsi “un cambiamento di psicologia”, e il governo si attende benefici “robusti” dalla lotta all’evasione, anche se non li ha contabilizzati nelle previsioni di bilancio, ha rilevato il presidente del Consiglio Mario Monti. Su questi temi “sapete che nell’interese dei cittadini andiamo con i piedi di piombo”, come sul fatto di “girare in beneficio per i contribuenti onesti i risultati della lotta all’evasione”.

“Non abbiamo contabilizzato nessun beneficio atteso dalla lotta all’evasione ma ce ne attendiamo di robusti - ha proseguito Monti -. Per le azioni condotte”, per gli strumenti usati “e per il cambiamento di psicologia del paese che mi sembra comincia a manifestarsi”.
 

ICI ALLA CHIESA - La norma che prevede l’introduzione dell’Ici per gli immobili della Chiesa “è in dirittura d’arrivo” anche se non è ancora detto che verrà presentata al consiglio dei ministri di venerdì prossimo.

“Sull’Ici - ha detto Monti rispondendo a una domanda sulla tempistica dell’emendamento - abbiamo articolato la nostra riflessione con una procedura ‘aiuti di stato’ gestita dalla Commissione europea e siamo arrivati a soluzione. Non so ancora dirle, ma a palazzo Chigi qualcuno saprà di sicuro, e quindi non vorrei dire cose sbagliate se ci sarà nel decreto di venerdì, ma comunque è in dirittura d’arrivo”.

Quanto ai ‘ritardi’ da alcuni evidenziati nella messa a punto del provvedimento, Monti ha replicato: “Ricordo che in occasione della mia prima venuta a Bruxelles mi era stata posta la questione e io avevo detto che stavamo attivamente riflettendo. Colgo l’occasione per dire che è totalmente comprensibile e oggettivamente utile che la stampa e l’opinione pubblica siano impazienti. C’è tempo per fare le cose, se si vogliono fare anziché dichiarare, e farle bene. Credo che è un po’ come decidere sulle Olimpiadi all’ultimo giorno. Chiediamo scusa se ci prendiamo i nostri tempi di riflessione”.

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