«Mi massacravano e intanto ridevano»

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Corriere della Sera

Parioli, diabetico vittima dei banditi

«Si divertivano a picchiarmi, a prendermi a calci. A loro non interessava rapinarmi, ma farmi del male». Sam, 27 anni, iraniano con cittadinanza italiana, malato di diabete e studente di psicologia clinica alla Lumsa, ricorda ancora bene i volti dei quattro rapinatori che l' hanno massacrato di botte in via Flaminia per rubargli l' orologio, il portafoglio e la borsa con l' apparecchio per la misurazione della glicemia. «Li ho implorati di ridarmi almeno quello - dice ancora Sam - ma non mi hanno nemmeno sentito. Mi picchiavano e basta». Lo studente è una delle sette vittime di altrettante rapine commesse la notte del 17 febbraio scorso fra l' Esquilino e viale Parioli da quattro ragazzi ubriachi, usciti da un pub di San Lorenzo. In tre (Angel Marco Hernandez Zarate, Vladimir Bravo Fernandez e Karim Ghazouani, 22, 21 e 19 anni, rispettivamente peruviano, ecuadoregno e tunisino ma romani di II generazione, residenti al Prenestino e al Casilino) sono stati arrestati dal commissariato Salario-Parioli, condannati a 2 anni e 8 mesi, ma poi rimessi in libertà con l' obbligo di dimora. Il minorenne che stava con loro, di 17 anni, è stato solo denunciato. I quattro - come ha ricostruito la polizia - avevano preso il furgone del padre di uno di loro per spostarsi in città e aggredire persone da sole. «Andiamo a fare un po' di soldi», si sono detti all' uscita del pub prima di entrare in azione. «Erano spietati», sottolineano gli investigatori che a casa di uno dei ragazzi hanno trovato due etti di marijuana. «Ero terrorizzato - continua Sam - ho aspettato l' autobus e sono tornato a casa, ma non ho detto niente, nemmeno a mia madre». RIPRODUZIONE RISERVATA

Frignani Rinaldo

Pagina 5
(18 aprile 2012) - Corriere della Sera

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