Memoria della Shoah: presentato l’archivio Andrea Devoto

Firenze, 30 gennaio 2014 - Attualizzare la ‘metodologia Devoto’ applicandola all’interno degli attuali contesti di esclusione e marginalità. Andrea Devoto, neuropsichiatra e psicologo, condusse uno studio su 76 deportati sopravvissuti ai campi di sterminio.

I risultati del recupero dell’archivio Devoto – che, di proprietà della Regione Toscana, è stato concesso in comodato decennale alla biblioteca di Scienze sociali dell’Ateneo fiorentino, - sono stati presentati al Polo di Novoli nel corso di un incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, il professor Sandro Rogari, la direttrice della biblioteca Lucilla Conigliello, Giovanni Contini Bonacossi della soprintendenza archivistica toscana e i ricercatori Filippo Mazzoni e Stefano Bartolini dell’istituto storico della Resistenza di Pistoia. “Devoto ha analizzato dal punto di vista psicologico l’esperienza devastante dei lager – ha spiegato Bartolini -. Quello che emerge è che, mentalmente, i sopravvissuti non riescono mai ad uscire dai campi di sterminio. Un trauma talmente lacerante da impedire loro il reinserimento nella quotidianità”.

Andrea Devoto (Firenze 1927-1994), fu primario degli ospedali psichiatrici di Maggiano a Lucca e di San Salvi a Firenze e libero docente di Psicologia Sociale presso la Facoltà di Scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze.
Come studioso si interessò moltissimo ai temi della deportazione e dello sterminio nei campi nazisti, costituendo un importante archivio. Nel 1960 pubblicò il suo primo saggio La tirannia psicologica, uno studio di psicologia politica, in cui analizzò le dittature della prima metà del Novecento e gli strumenti e le modalità con cui esse avevano conquistato ed esercitato il potere.

A partire dal 1961 pubblicò i primi studi sulla psicologia dei lager nazisti nei periodici ‘Rivista di Psicologia Sociale’ e ‘Il Ponte’, che sfociarono nel 1964 nella ponderosa Bibliografia dell’oppressione nazista. L’attenzione di Devoto si focalizzò sia sulle vittime e sugli effetti psicologici della deportazione, sia sui carnefici e sulla loro visione del mondo. Nel 1981, assieme a Massimo Martini, pubblicò il volume La violenza nei lager, seguito nel 1985 dallo studio Il comportamento umano in condizione estreme: lo psicologo sociale e il lager nazista.
Nell’ambito delle sue ricerche sui campi di sterminio, Devoto sviluppò, in collaborazione con l’Aned, Associazione nazionale degli ex deportati politici nei campi nazisti, un progetto di intervista dei sopravvissuti toscani, che fu attuato tra il 1987 ed il 1988, coinvolgendo 76 deportati. L’Archivio Andrea Devoto è stato recuperato grazie al lavoro di inventariazione e studio - durato due anni - svolto dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pistoia.

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